Come contrastare l'alopecia con l'autotrapianto

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La calvizie è una patologia ormai molto diffusa tra uomini e donne e si presenta con la mancanza parziale o totale dei capelli. Le cause che possono comportare l’insorgere dell’alopecia sono diverse, ed esistono varie scale perla misurazione dell’entità e della estensione della calvizie, tra queste la scala Hamilton e la scala Norwood. 

 Si verifica un vero e proprio diradamento dei capelli che può essere più o meno veloce e vediamo che negli uomini si presenta nella zona fronto- temporale mentre nelle donne è distribuita su tutta la parte più alta della testa. Inoltre nell’uomo capita che ci sia un ampliamento del pelo diffuso per il corpo intanto che i capelli cadono.

Tale patologia negli uomini e può verificarsi già in giovane età mentre nelle donne ha luogo, solitamente, dopo la menopausa. Sono diverse le soluzioni da adottare per la cura calvizie, come ad esempio l’operazione chirurgica, cioè un autotrapianto di bulbi piliferi che quasi sempre da ottimi risultati. 

Con l’autotrapianto vengono impiegati i bulbi piliferi vigenti nella zona occipitale e parietale del cranio, i quali non sono soggetti alla riduzione del fusto del capello dato che sono più resistenti all’azione di ormoni androgeni. Sotto l'aspetto tecnico viene asportata una striscia di capelli che viene poi tagliata nuovamente in parti più piccole e sistemate nella zona di interesse, quella assoggettata a calvizie.
La tecnica FUE  (Follicular Unit Extraction) , inizialmente discussa, è ora adottata come pratica standard da molti chirurghi. Si estraggono sinogle unità follicolari dalla zona donatrice posta nella nuca. Nella tecnica FUT si estrae invece una piccola porzione di pelle del cuoio capelluto che contiene al suo interno i follicoli capillari che sono successivamente estratti manualmente e singolarmente.

Sotto il microscopio il lembo cutaneo viene quindi selezionato e le unità follicolari prelevate (contenenti 1-4 capelli) e unità multi-follicolari (contenenti 3-6 capelli ciascuno). La creazione di unità follicolari permette di usare aghi sottili, molto piccoli, ,,in modo da non rischiare di danneggiare i follicoli vicini causando un eccessivo danno vascolare. 

La FUT ha superato i limiti delle tecniche precedenti, tra cui il brutto "effetto bambola" e l'aumento del numero di candidati per l'autotrapianto dei capelli.

Il beneficio attribuito a questa tecnica è rappresentato da cicatrici meno visibili. E 'utilizzato soprattutto nelle forme più lievi di calvizie .

L’alopecia può essere agevolmente riconosciuta attraverso lo stress test il quale analizza la caduta causata dal tiraggio e per di più può essere realizzato il tricogramma e anche diversi test di laboratorio. Di certo l’intervento chirurgico non è la sola soluzione, di fatto sono diversi i farmaci che sarebbero capaci di aiutare i soggetti affetti da calvizie. Tali farmaci consentono di rendere più lento lo sfoltimento dei capelli e nei casi che reagiscono meglio alla terapia può perfino rovesciare il processo dell’alopecia. 

Tra i farmaci in maggior misura utilizzati e rilevanti c’è la finasteride, o il minoxidil adoperato ugualmente per la cura dell’ipertensione. Questi farmaci, utilizzatati sul bulbo pilifero, lo stimolano. L’utilizzo deve aumentare nel tempo e solamente in questo modo si possono riscontrare risultati positivi. Tra i probabili effetti collaterali ci sono l’ipotensione, pizzicore e arrossamento.