tag:blogger.com,1999:blog-28423142859069630852024-03-18T20:05:22.816-07:00medicina italiabibhttp://www.blogger.com/profile/17578010332719766077noreply@blogger.comBlogger27125tag:blogger.com,1999:blog-2842314285906963085.post-80842133393320689232015-10-17T00:46:00.001-07:002015-10-17T00:46:51.339-07:00Se Abbiamo il Mal di Schiena non è colpa del Tempo che CambiaIl freddo, l'umidità, la variazione della pressione
barometrica, sono tutti ritenuti cause dei dolori alla schiena, ma non sempre è così, <b>possiamo soffrire di dorsalgia</b>. Secondo un recentissimo studio del <i>George Institute for <a href="http://sydney.edu.au/news/84.html?newsstoryid=13764" target="_blank">GlobalHealth dell’Università di Sydney</a></i> (Australia), <b>non esiste
nessun legame tra variazioni meteo e dorsalgia. </b><br />
<br />
Le cause invece sono da ricercare nella <b>sedentarietà e cattive posture, nell'artrosi e, qualche volta, in problemi dei dischi intervertebrali.</b> In tutti i casi la
prevenzione è d’obbligo Se non basta, le cure più adatte
possono ridare elasticità alla schiena. Il primo step:
capire l’origine del dolore e passare poi alle cure adatte.
<br />
<br />
<h2>
Cattiva postura e mal di schiena</h2>
<br />
<b>In questo caso il dolore si manifesta soprattutto a fine giornata:</b> ti senti come se portassi
una cintura pesante a livello lombare.
Probabilmente il tuo è un mal di schiena da cattive
abitudini di vita, niente di più facile se passi
ore intere alla scrivania, magari tenendo il dorso
curvo o una spalla più alta dell’altra, e ti muovi
poco.<br />
<br />
Malposizioni e sedentarietà facilitano le
contratture muscolari che alterano le curve fisiologiche
della colonna e innescano il disturbo.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3i51f3WZJM-QpweScWYA-sH2TMV57AMi8DhOygwXuy1ghfeCnThwDlTVvCVF9HdoRFfuNzYKEw45X_cpBCq6VpJ1KQD1rsudR2ImMLT2W_SCAawlaCy8R0YzQttJgP9Zk7bNbCPl156GF/s1600/mal_di_schiena.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="249" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3i51f3WZJM-QpweScWYA-sH2TMV57AMi8DhOygwXuy1ghfeCnThwDlTVvCVF9HdoRFfuNzYKEw45X_cpBCq6VpJ1KQD1rsudR2ImMLT2W_SCAawlaCy8R0YzQttJgP9Zk7bNbCPl156GF/s400/mal_di_schiena.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<b>Rimedi:</b><br />
<br />
Cerca un centro di fisioterapia per migliorare la postura:
migliora la mobilità articolare e la scioltezza
muscolare. Ok anche alla ginnastica mirata a
rinforzare gli addominali (se sono tonici sostengono
meglio la schiena).<br />
<br />
<b>Evita il fumo</b> (riduce l’afflusso
di sangue alla spina dorsale e l’elasticità polmonare),
usa una sedia ergonomica e cerca di
mantenere la colonna diritta, immaginando di
avere un filo che dal centro della testa attraversa
tutto il tuo corpo e ti solleva verso l’alto.
se il dolore non passa di notte dormi su un fianco,
piega le gambe verso il petto e sistema un cuscino
tra le ginocchia (serve ad allentare la tensione
dei muscoli dorsali).<br />
<br />
<b>La mattina, prima di alzarti,
esegui questo esercizio dall’effetto antidolorifico</b>:
distesa sul dorso, porta le ginocchia al torace e
afferrale con le mani; solleva la testa e le spalle,
raggomitolati e dondola sulla schiena, con lentezza
e senza raggiungere la soglia del dolore. Se
non basta, programma un ciclo di <b>massoterapia
o di <a href="http://www.medben.it/tecarterapia-roma/" target="_blank">tecarterapia</a></b> (da 35 a 80 € a seduta per entrambe):
migliorano la circolazione, facilitando il
rilassamento dei muscoli contratti.<br />
<br />
<br />
<h2>
Mal di Schiena dovuto ad Artrosi</h2>
<br />
<br />
E' artrosi se hai più di 50 anni e il dolore colpisce la parte più bassa della schiena limitando i tuoi movimenti, soprattutto quando cerchi di piegarti in avanti. Oppure, la
zona che ti fa male è quella cervicale: fai fatica a
ruotare la testa, ti sembra di avere una sabbiolina
nel collo e l’indolenzimento si irradia anche alle
spalle.<br />
<br />
<b>Di notte il dolore scompare:</b> si ripresenta
però la mattina, migliorando un po’ nelle ore successive.
Il tuo è il classico mal di schiena da artrosi,
legato all’invecchiamento della colonna: i dischi si
deteriorano e assottigliano, restringendo il naturale spazio
tra una vertebra e l’altra che così tendono a deformarsi
“frizionando” l’una sull’altra.
fai così:<br />
<br />
attività fisica mirata (educazione posturale,
stretching, Pilates, ginnastica in piscina riscaldata,
per esempio, effettuate con un fisioterapista) per evitare
che l’artrosi peggiori. No, invece, a lunghe camminate
che stressano la colonna. In caso di artrosi cervicale, sì
ai movimenti dolci, che puoi eseguire anche da sola: per
esempio, disegna nell’aria i numeri da 0 a 9, usando la punta del naso come una matita.<br />
<br />
È utile anche una <b>doccia
calda “curativa”: </b>appoggia sulle spalle un piccolo
asciugamano di spugna (permette al calore di distribuirsi
meglio), apri il getto e indirizzalo sul collo, lasciando
scorrere l’acqua della doccia per cinque minuti.
se il dolore non passa Fai 2-3 sedute da un osteopata
che, con manovre manuali molto soft, elimina eventuali
blocchi articolari (costo di una seduta da 50 a 100 €).
Oppure, effettua trattamenti con campi elettromagnetici
che agiscono in profondità, migliorando l’irrorazione
sanguigna: riducono l’infiammazione, attenuando il dolore
(costo di una seduta: 40 €).
bibhttp://www.blogger.com/profile/17578010332719766077noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2842314285906963085.post-29119318932249941142014-12-09T06:49:00.000-08:002014-12-09T07:34:09.590-08:00Chirurgia plastica ed estetica i medici a Napoli<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglB8nMDtR9yzjp_xkyqnGRnVzwXXRvA4RcJnscOmWLeESwjAKCvc681ry5juXR7xRFWhfkL4ku-uH2TmMg6zeqoedQDLnDRdpsxH0r9otp88-s4azg6PeBkmzvjU20a3akVXtPgC9TQwBn/s1600/mastoplastic.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglB8nMDtR9yzjp_xkyqnGRnVzwXXRvA4RcJnscOmWLeESwjAKCvc681ry5juXR7xRFWhfkL4ku-uH2TmMg6zeqoedQDLnDRdpsxH0r9otp88-s4azg6PeBkmzvjU20a3akVXtPgC9TQwBn/s1600/mastoplastic.jpg" height="112" width="320" /></a></div>
Chi pensa che la chirurgia estetica sia qualcosa che nasce, vive e muore a Milano, o comunque nel ricco nord del paese, dove le classi medio-alte vanno di tanto in tanto dal chirurgo per un ritocchino, si sbaglia.
Si, perché anche in altre città italiane le realtà professionali che operano sono di prima fascia, e non hanno nulla da invidiare alle più blasonate realtà europee e statunitensi, dove in molti, in realtà senza alcun tipo di motivo, finiscono per recarsi per l'intervento che hanno scelto.<br />
<br />
Napoli abbiamo detto, una città che a dispetto della poca voglia di parlarne, sembra particolarmente affezionata alla chirurgia estetica, tanto da affollare senza soluzione di continuità gli studi dei migliori professionisti della città (e quindi del paese).
Professionisti con curriculum davvero interessanti e che hanno svolto con costanza un lavoro d'avanguardia e di implementazione di procedure che, anche se spesso scoperte negli Stati Uniti, sono state poi perfezionate e propagate partendo proprio da Napoli, che svolge una sorta di ruolo di centro nevralgico per la chirurgia estetica d'avanguardia del nostro paese.<br />
<br />
È il caso ad esempio dell'i<b>pnosi clinica</b>, praticata nello studio del <a href="http://www.drdantonio.it/chirurgo-plastico-napoli/" target="_blank">Dott. Camillo D'Antonio</a>, una procedura che permette al paziente di sottoporsi all'intervento con dosi minime di anestetico, riuscendo così ad abbandonare la struttura ospedaliera in netto anticipo rispetto a chi si sottopone a intervento con metodi tradizionali.<br />
<br />
Un passo avanti fondamentale nel mondo della chirurgia estetica, che oltre che a permettere tempi di recupero più rapidi, consente anche di ridurre la necessità dell'anestesia, che oltre che a costringere il paziente al ricovero, crea anche problemi di allergie in tantissimi soggetti.<br />
<br />
Procedure innovative che vedono proprio Napoli come loro centro d'elezione, e che spingono in tantissimi, anche dal ricco, opulento e sviluppato Nord Italia a visitare la nostra splendida città, dove tra un cornetto e un caffè, tra una pizza e una mozzarella operano anche realtà tecnologicamente e professionalmente avanzatissime, che nulla hanno da invidiare alle realtà di <b>Roma e Milano</b>.
Nulla da invidiare, se non addirittura qualcosa da insegnare, e sono gli impeccabili curriculum a parlare.<br />
<br />
<b>Liposuzione</b><br />
<br />
si tratta dell' intervento di chirurgia plastica legato alla medicina estetica più praticato al mondo. Viene eliminato l'adipe in eccesso localizzato su fianchi, addome, glutei, braccia, tramite l'utilizzo di cannule in acciaio inox che aspirano il grasso.<br />
<br />
<b>Lifting del viso</b><br />
<br />
intevento chirurgico per ridare tono ad un volto stanco con qualche ruga di troppo. L'intervento prevede la tensione dei muscoli facciali e della pelle che viene tirata in alto "lift up" , ed ancorata con delle graffette dietro le orecchie.<br />
<br />
<b>Mastoplastica</b><br />
<br />
intervento di aumento del seno tramite inserimento di protesi in soluzione salina o in silicone. La procedura è utilizzata per incrementare la taglia del seno ai fini estetici anche dopo un intervento di mastectomia.<br />
<br />
Il dott. D'Antonio che opera a Napoli effettua anche interventi di <a href="http://medicinaitalia.blogspot.it/2010/10/lifting-del-viso-senza-chirurgia.html" target="_blank">lifting naturale del viso</a> con <b>acido ialuronico, polilattico e collagene</b>. Si tratta in questo caso di procedure dall' effetto limitato nel tempo, i filler dermali utilizzati infatti si riassorbono in maniera naturale nel giro di 6-8 mesi.<br />
<br />
<br />bibhttp://www.blogger.com/profile/17578010332719766077noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2842314285906963085.post-16263870357302746532014-09-09T23:27:00.005-07:002015-12-01T01:50:09.494-08:00Esercizi per rinforzare il quadricipite per eliminare i dolori alle ginocchia<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGHjXeD74_IiHZIRlK5SW6oRTnxOFlsPWa2faLYEe1D5gbesMEastUrbp6DZCU4wO1uUK-EjpEgJf-BILxtpa3XGBhKeNmXkrwyg3iCPPBZJF15naDMT1SDzTijC0WWwPmeW2dyiO-WH4t/s1600/quadricipite.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGHjXeD74_IiHZIRlK5SW6oRTnxOFlsPWa2faLYEe1D5gbesMEastUrbp6DZCU4wO1uUK-EjpEgJf-BILxtpa3XGBhKeNmXkrwyg3iCPPBZJF15naDMT1SDzTijC0WWwPmeW2dyiO-WH4t/s1600/quadricipite.jpg" width="256" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
I dolori alle ginocchia sono spesso legati a dei traumi che interessano questa delicatissima zona degli arti inferiori. Possono essere legati a dei traumi che hanno interessato il <b><i>menisco, il crociato anteriore</i></b>, laterale o posteriore, oppure dovuti ad una <b><i>degenerazione della cartilagine</i></b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo un intervento chirurgico, ad esempio quello utilizzato con il prelievo del tendine rotuleo oppure gracile e semi tendinoso al crociato, ma anche in assenza di un'operazione, <b>c'è bisogno di rinforzare il muscolo che ha il compito di sostenere il gran peso del nostro corpo ovvero il vasto mediale</b>. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Si tratta di quel muscolo che si trova nel quadricipite, nella parte interna ed è il responsabile anche dell'estensione della gamba e della <b>stabilizzazione della rotula</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
E' importantissimo rinforzarlo, altrimenti se poco tonico tutto il carico andrà a gravare sui ginocchi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Gli esercizi che si possono fare in palestra sono quelli della <b>Leg extension</b> e della cosiddetta "<b>pressa</b>". Come forma riabilitativa per chi è stato operato al crociato si consiglia una leg extension "isometrica" ovvero fissare un peso e tenerlo in tensione a 30-40 gradi senza muovere il ginocchio. Stessa cosa per la pressa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ci sono invece una <b>serie di esercizi</b> che possono essere effettuati a casa per rinforzare il vasto mediale e far quindi diminuire i dolori. Vediamo quali sono.
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHWSrUkJJ6px_cUpRI7usx0p6SeCiYlDutx9zlW407BWzOSdkmkDHHikF2KJUgLevDyFZMrhAwy2dApmH3v9VvXQGWnT3qgiqgdMvTUBfyh0sb5rYeg3Ot9zHqiVB8EHuM7kUKpdVpeX3B/s1600/ginocchio1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHWSrUkJJ6px_cUpRI7usx0p6SeCiYlDutx9zlW407BWzOSdkmkDHHikF2KJUgLevDyFZMrhAwy2dApmH3v9VvXQGWnT3qgiqgdMvTUBfyh0sb5rYeg3Ot9zHqiVB8EHuM7kUKpdVpeX3B/s320/ginocchio1.jpg" /></a></div>
<br />
<b>Contrazione statica del quadricipite interno</b>: stringere il muscolo nella parte anteriore della coscia spingendo il ginocchio verso il basso, sull'asciugamano arrotolato (figura 1). Mettete le dita sul vasto mediale obliquo per sentire il muscolo stringersi durante la contrazione. Tenere premuto per 5 secondi e ripetere 10 volte il più forte possibile senza dolore.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1kTh8CeDQwzEhg_eeJMJVoZndQhge6z2RK8-Vr6uD-yEPztO-6dDjhDLvDMQiU1qUt9kB_hyphenhyphenMWsLu7ybmxg-_qTLBij0GIe0TgGcJmLgS7j-FO25DGn2vglU9dhItPiKk7P-Ts1ojdCD7/s1600/ginocchio2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1kTh8CeDQwzEhg_eeJMJVoZndQhge6z2RK8-Vr6uD-yEPztO-6dDjhDLvDMQiU1qUt9kB_hyphenhyphenMWsLu7ybmxg-_qTLBij0GIe0TgGcJmLgS7j-FO25DGn2vglU9dhItPiKk7P-Ts1ojdCD7/s320/ginocchio2.jpg" /></a></div>
<br />
<b>Contrazione quadricipite da sdraiati</b>: questo esercizio si fa da sdraiati sulla schiena con un asciugamano arrotolato sotto il ginocchio (figura 2). Lentamente contrarre il ginocchio, per quanto possibile stringere la parte anteriore della coscia (quadricipite). Tenere premuto per 5 secondi e ripetere 10 volte il più forte possibile senza percepire dolore.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkM4fpTGo5JpXqlhfjMQTdGhKdFk252NM9TOxt3P6cgPB0wiZ8fOUrsCQDGZoXqccee_FPQg-zk_Ntj9zBRT5R-OAGWH6zeGhZVZcLrmrzQ2w_GtLbNYsMm-2tMM8uKpZmgUVT_o8_FkGt/s1600/ginocchio3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkM4fpTGo5JpXqlhfjMQTdGhKdFk252NM9TOxt3P6cgPB0wiZ8fOUrsCQDGZoXqccee_FPQg-zk_Ntj9zBRT5R-OAGWH6zeGhZVZcLrmrzQ2w_GtLbNYsMm-2tMM8uKpZmgUVT_o8_FkGt/s1600/ginocchio3.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
<b>Contrazione statica del tendine</b>:mettersi seduti con il ginocchio piegato a circa 45 gradi (figura 3). Premere il tallone sul pavimento stringendo la parte posteriore della coscia (muscoli posteriori della coscia). Tenere premuto per 5 secondi e ripetere 10 volte più forte possibile senza sentire dolore.
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgccd7-eINgHamYi8Ps2e2ayK6L239TD1-N48i3PENLZqxxGo8zCpkVjGwMI6LAeOBKgvpDwIKR4sjqrTNlpgCk3I9k83xFSW7FJI1a1TqLXqUunv8Ur4rLMawm7z96woxQX9JSaT4mw5x-/s1600/ginocchio4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgccd7-eINgHamYi8Ps2e2ayK6L239TD1-N48i3PENLZqxxGo8zCpkVjGwMI6LAeOBKgvpDwIKR4sjqrTNlpgCk3I9k83xFSW7FJI1a1TqLXqUunv8Ur4rLMawm7z96woxQX9JSaT4mw5x-/s1600/ginocchio4.jpg" /></a></div>
<br />
<b>Estensione del ginocchio in seduta:</b> mettersi seduti con il ginocchio piegato e un elastico che fa resistenza legato intorno alla caviglia e alla sedia come mostrato (figura 4). Mantenere la schiena dritta e tenere in tensione il ginocchio contraendo il quadricipite per 15 secondi. Eseguire 3 serie da 10 ripetizioni senza dolore.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNk3Thzgodi8bIx3fGsRwakljxkxKODe7okzgvU-geMnFbM_jWxArvAhAJ2dm9FIT0R3f7keu7wwtHyJ9bRrzEYc_qZ4e-JxeJy2-VkEkLobZylGBs-8bFHKJ27ak7dBIBKKEnMMY-LGj5/s1600/gincchio5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNk3Thzgodi8bIx3fGsRwakljxkxKODe7okzgvU-geMnFbM_jWxArvAhAJ2dm9FIT0R3f7keu7wwtHyJ9bRrzEYc_qZ4e-JxeJy2-VkEkLobZylGBs-8bFHKJ27ak7dBIBKKEnMMY-LGj5/s1600/gincchio5.jpg" /></a></div>
<br />
<b>Femorale</b>: iniziare questo esercizio sdraiato a pancia in giù, con una fascia di resistenza legata intorno alla caviglia come mostrato (figura 5). Lentamente piegare il ginocchio per rinforzare i bicipiti femorali. Eseguire 3 serie da 10 ripetizioni previste esercizio è senza dolore.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4o3l0hBvrtIra0wdRFOcE3x-tl6DGNKNcGzBE5Bt5SV0s-TccThYbCDoqrYY5n35Hj7vkxtMJg3CuUlh-Lg96_Kdx6UXOUXzRBCSoGzCJwTYmMrppTamieTv7Sr84mOibHnzLn2cSlC5j/s1600/ginocchio6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4o3l0hBvrtIra0wdRFOcE3x-tl6DGNKNcGzBE5Bt5SV0s-TccThYbCDoqrYY5n35Hj7vkxtMJg3CuUlh-Lg96_Kdx6UXOUXzRBCSoGzCJwTYmMrppTamieTv7Sr84mOibHnzLn2cSlC5j/s1600/ginocchio6.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
<b>Squat con la palla:</b> questo esercizio si fa in piedi con una palla all'altezza della schiena posta tra voi ed il muro con i piedi rivolti in avanti (figura 6). Lentamente eseguire uno squat, mantenendo la schiena dritta. Le ginocchia devono essere in linea con le dita dei piedi centrali e non devono andare avanti oltre le dita dei piedi. Eseguire 3 serie da 10 ripetizioni previste esercizio è senza dolore.<br />
Se non avete una palla potete fare lo squat appoggiati al muro mantenendo le ginocchia piegate 90-120 gradi per 1 minuto.<br />
<br />
Se il ginocchio continua ancora a farvi male consigliatevi con un fisioterapista, a Roma potete utilizzare le visite gratuite a questo indirizzo: <a href="http://www.fisioterapia-roma.net/">http://www.fisioterapia-roma.net/</a>bibhttp://www.blogger.com/profile/17578010332719766077noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2842314285906963085.post-87332713958946454142013-12-26T06:16:00.001-08:002015-03-01T10:36:25.129-08:00Liposcultura assistite a Radiofrequenza<div style="text-align: justify;">
La liposcultura a radiofrequenza assistitta, RFAL dall'inglese Radio-frequency Assisted Liposuction <b>è una tecnologia utilizzata per rimuovere il grasso in eccesso localizzato in alcune parti del corpo</b>, sia negli uomini che nelle donne.
<b>Si usano onde sonore ad una frequenza di 40000HZ che generano calor</b>e. Questa energia termica è in grado di "rompere" quegli adipociti responsabili dell accumulo di grasso che verranno poi aspirati.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questa rottura porta alla disintegrazione dei trigliceridi che si trasformano in glicerolo e acidi grassi liberi. </div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Il funzionamento:</b>
è molto simile alla <a href="http://www.celluliteitalia.com/liposuzione-con-ultrasuoni-la-tecnologia-vaser/" target="_blank">liposuzione ad ultrasuoni</a>. Si pratica un piccolo foro sulla pelle, nella parte da trattare, in cui viene inserita una cannula in acciaio inox.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La cannula è dotata di emettitori di ultrasuoni che intervengono per distruggere le cellule adipose, raggiungendo allo stesso tempo la temperatura ottimale per la retrazione tissutale in ciascuna paziente.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjavSU6ulVuWOCOU4SEAIuL3lju9T8pdkFh8TEobO8gaENdpNE4wZwOLnhUg8qFhiS1Vpv_abUnSc2FAZxNBqFlorDWgkUEaL4wjV8-4xZh1teIV3ofMgNFNRWjNRx-2I4zHl3sS7COzvkU/s1600/liposculturarf.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjavSU6ulVuWOCOU4SEAIuL3lju9T8pdkFh8TEobO8gaENdpNE4wZwOLnhUg8qFhiS1Vpv_abUnSc2FAZxNBqFlorDWgkUEaL4wjV8-4xZh1teIV3ofMgNFNRWjNRx-2I4zHl3sS7COzvkU/s320/liposculturarf.jpg" height="194" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
La sonda esterna del macchinario monitora nel frattempo la temperatura per evitare un inutile ed eccessivo riscaldamento dei tessuti molli che devono essere modellati, e per assicurare la temperatura efficace ed ottimale per ottenere la retrazione tissutale in ogni paziente, nonostante le variabili individuali.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Grazie alla radiofrequenza possiamo far coagulare i vasi sanguigni e le terminazioni nervose superficiali. Ciò porta ad una riduzione di edemi ed ecchimosi post-operatori, dolore, ed altri effetti collaterali, grazie alla ridotta invasività dell' intervento, molto più "light" rispetto ad una procedura classica di liposuzione tumescente.
A questo punto ha inizio la fase di aspirazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il chirurgo utilizzerà le cannule per aspirare il grasso in eccesso tramite un macchinario.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La liposcultura assistita con la radiofrequenza viene effettuata in anestesia locale con una leggera sedazione e può essere utilizzata<b><i> per trattare addome, cosce, schiena, braccia, polpacci, collo superiore e inferiore del viso, petto, glutei. </i></b>Possono presentarsi in rari casi al termine dell' intervento lividi ed edemi che però si riassorbono in pochi giorni. I pazienti dovranno indossare una guaina compressiva nei 15-20 giorni successivi all’operazione.
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sono necessarie una serie di analisi preoperatorie per effettuare l'intervento: analisi del sangue, urine, lastra al torace. <b>Non tutti i pazienti possono sottoporsi a liposcultura RF.</b> Sconsigliata per i pazienti che soffrono di diabete, che hanno cardiopatie, sofferenti di vasculiti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>I prezzi:</b> a Roma la liposcultura viene praticata in alcuni centri ad un prezzo compreso tra 3mila e 6mila euro, dipende dalle zone da trattare. A Milano, Torino e Brescia il costo sale un po' di più, dipende sempre dalla fama del professionista che la esegue.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Informazioni: sulle <b>complicazioni della liposcultura</b> potete fare riferimento a <a href="http://www.ijps.org/article.asp?issn=0970-0358;year=2013;volume=46;issue=2;spage=377;epage=392;aulast=Dixit" target="_blank">questo studio</a> pubblicato sull'Indian Journal Plastic Surgery. Possibili complicanze: edemi, sieromi, infezioni, lassità cutanea, iperpigmentazione della pelle, necrosi cutanea.</div>
bibhttp://www.blogger.com/profile/17578010332719766077noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2842314285906963085.post-81063953119419894592013-07-31T01:38:00.001-07:002015-09-19T13:54:26.460-07:00Come contrastare l'alopecia con l'autotrapianto<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8AUyVWaZbwca7JVOvMsBNkMbR74eS4ipGzSO1bdv0FTQW3vwf1r-OwVgxbeLbVW6Tm-usK2VsW8T0jblqakD5JOOG3ny3_rIxoIU89KQVv3EYpojXfbYR3cnmebxbIsQj_hBGIuCu616J/s1600/diradamentocapelli.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8AUyVWaZbwca7JVOvMsBNkMbR74eS4ipGzSO1bdv0FTQW3vwf1r-OwVgxbeLbVW6Tm-usK2VsW8T0jblqakD5JOOG3ny3_rIxoIU89KQVv3EYpojXfbYR3cnmebxbIsQj_hBGIuCu616J/s1600/diradamentocapelli.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Aggiungi didascalia</td></tr>
</tbody></table>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
La <b>calvizie</b> è una patologia ormai
molto diffusa tra uomini e donne e si presenta con la mancanza
parziale o totale dei capelli. Le cause che possono comportare
l’insorgere dell’alopecia sono diverse, ed esistono varie scale
perla misurazione dell’entità e della estensione della calvizie,
tra queste la <b>scala Hamilton e la scala Norwood. </b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Si verifica un vero
e proprio diradamento dei capelli che può essere più o meno veloce
e vediamo che negli uomini si presenta nella zona fronto- temporale
mentre nelle donne è distribuita su tutta la parte più alta della
testa. Inoltre nell’uomo capita che ci sia un <b>ampliamento del pelo
diffuso per il corpo intanto che i capelli cadono</b>.<br />
<br />
Tale patologia
negli uomini e può verificarsi già in giovane età mentre nelle
donne ha luogo, solitamente, dopo la menopausa. Sono diverse le
soluzioni da adottare per la cura calvizie, come ad esempio
l’operazione chirurgica, cioè un autotrapianto di bulbi piliferi
che quasi sempre da ottimi risultati. </div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Con l’<b>autotrapianto
vengono impiegati i bulbi piliferi vigenti nella zona occipitale</b> e
parietale del cranio, i quali non sono soggetti alla riduzione del
fusto del capello dato che sono più resistenti all’azione di
ormoni androgeni. <b><i>Sotto l'aspetto tecnico viene asportata una
striscia di capelli che viene poi tagliata nuovamente in parti più
piccole e sistemate nella zona di interesse, quella assoggettata a
calvizie.<br /></i></b></div>
La tecnica <b>FUE </b> (Follicular Unit Extraction) , inizialmente discussa, è ora adottata come pratica standard da molti chirurghi. Si estraggono sinogle unità follicolari dalla zona donatrice posta nella nuca. Nella tecnica <b>FUT</b> si estrae invece una piccola porzione di pelle del cuoio capelluto che contiene al suo interno i follicoli capillari che sono successivamente estratti manualmente e singolarmente.<br />
<br />
Sotto il microscopio il lembo cutaneo viene quindi selezionato e le unità follicolari prelevate (contenenti 1-4 capelli) e unità multi-follicolari (contenenti 3-6 capelli ciascuno).
La creazione di unità follicolari permette di usare aghi sottili, molto piccoli, ,,in modo da non rischiare di danneggiare i follicoli vicini causando un eccessivo danno vascolare.
<br />
<br />
La FUT ha superato i limiti delle tecniche precedenti, tra cui il brutto "effetto bambola" e l'aumento del numero di candidati per l'autotrapianto dei capelli.<br />
<br />
Il beneficio attribuito a questa tecnica è rappresentato da cicatrici meno visibili. E 'utilizzato soprattutto nelle forme più lievi di calvizie .
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
L’alopecia può essere agevolmente riconosciuta
attraverso lo stress test il quale analizza la caduta causata dal
tiraggio e per di più può essere realizzato il <b>tricogramma</b> e anche
diversi test di laboratorio. Di certo l’intervento chirurgico non
è la sola soluzione, di fatto sono diversi i farmaci che sarebbero
capaci di aiutare i soggetti affetti da calvizie. Tali farmaci
consentono di rendere più lento lo sfoltimento dei capelli e nei
casi che reagiscono meglio alla terapia può perfino rovesciare il
processo dell’alopecia. </div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Tra i farmaci in maggior misura utilizzati
e rilevanti c’è la <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Finasteride" target="_blank">finasteride</a>, o il <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Minoxidil" target="_blank">minoxidil</a> adoperato
ugualmente per la cura dell’ipertensione. Questi farmaci,
utilizzatati sul bulbo pilifero, lo stimolano. L’utilizzo deve
aumentare nel tempo e solamente in questo modo si possono
riscontrare risultati positivi. Tra i probabili effetti collaterali
ci sono l’ipotensione, pizzicore e arrossamento.</div>
bibhttp://www.blogger.com/profile/17578010332719766077noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2842314285906963085.post-78567640460907188202013-07-16T06:53:00.001-07:002013-07-16T06:53:34.499-07:00I tipi di protesi dentali<div style="line-height: 0.5cm; margin-bottom: 0.05cm; margin-top: 0.05cm; text-align: justify;">
<a href="" name="_GoBack"></a>
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: #333333;"><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: x-small;">Le
protesi dentali solo la soluzione ottimale per ritrovare il sorriso
perso a causa della caduta dei denti naturali e per risolvere
problemi di masticazione e fonazione che si verificano proprio a
causa dell’assenza dei denti. Queste sono manufatti creati da
esperti odontotecnici in laboratorio e il materiale utilizzato per la
costruzione delle protesi dentali è la porcellana, la quale
viene preferita in virtù della sua durezza e delle
sue peculiarità estetiche. </span></span></span></span></span></div>
<div style="line-height: 0.5cm; margin-bottom: 0.05cm; margin-top: 0.05cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: #333333;"><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></span></span></span></span></div>
<div style="line-height: 0.5cm; margin-bottom: 0.05cm; margin-top: 0.05cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: #333333;"><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: x-small;">Possiamo trovare </span></span></span><a href="http://www.dentista-genova-dottpiccardo.it/protesi_mobile.html"><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: x-small;">protesi
fisse e mobili</span></span></a><span style="color: #333333;"><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: x-small;">
e la scelta di una delle due tipologie dipende dalla condizione in
cui si trova il paziente e dalla scelta del medico. Quelle fisse
servono per ricostruire denti mancanti, con l’uso dei corone o
capsule, o solo danneggiati. Essendo fisse non possono essere
rimosse in nessun modo dal paziente e si suddividono in:</span></span></span></span></span></div>
<div style="line-height: 0.5cm; margin-bottom: 0.05cm; margin-top: 0.05cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: #333333;"><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></span></span></span></span></div>
<div style="line-height: 0.5cm; margin-bottom: 0.05cm; margin-top: 0.05cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: #333333;"><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: x-small;">-
<b>Protesi fissa di ricostruzione</b>, serve a rinnovare le parti
anatomiche del dente tolto in modo da preservarlo dalla completa
devastazione.</span></span></span></span></span></div>
<div style="line-height: 0.5cm; margin-bottom: 0.05cm; margin-top: 0.05cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: #333333;"><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: x-small;">-
<b>protesi fissa di sostituzione</b>, subentrano del tutto i denti
naturali che sono caduti.</span></span></span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0.05cm; margin-top: 0.05cm;">
</div>
<div style="line-height: 0.5cm; text-align: justify;">
<span style="color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: x-small; line-height: 0.5cm;">- </span><b style="color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: small; line-height: 0.5cm;">protesi fissa di fissazione</b><span style="color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: x-small; line-height: 0.5cm;">, a distribuire nella maniera
corretta le forze della masticazione.</span></div>
<div style="color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: small; line-height: 18.890625px; text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div style="line-height: 0.5cm; margin-bottom: 0.05cm; margin-top: 0.05cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: #333333;"><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: x-small;">Le
protesi mobili sono adoperate quando si ha la urgenza di rimpiazzare
complete arcate dentali o parte di esse e poiché sono mobili,
appunto, possono essere agevolmente rimosse e poi inserite
nuovamente, in qualsiasi attimo. Le protesi mobili sono
classificabili in tre sottocategorie:</span></span></span></span></span></div>
<div style="line-height: 0.5cm; margin-bottom: 0.05cm; margin-top: 0.05cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: #333333;"><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: x-small;">-
la <b>protesi parziale</b>, viene fermata ai denti naturali rimasti,
adoperando ganci o attacchi e viene detta scheletrato se presenta
anche una conformazione di metallo che ricopre il ruolo di sostegno</span></span></span></span></span></div>
<div style="line-height: 0.5cm; margin-bottom: 0.05cm; margin-top: 0.05cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: #333333;"><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: x-small;">-
la <b>protesi totale</b>, serve a ripristinare le funzioni
masticatorie, quando sono già a carico della mucosa e dell’osso in
mancanza di denti, pur onorando l’estetica del viso e di
solito si manifestano in resina acrilica.</span></span></span></span></span></div>
<br />
<div style="line-height: 0.5cm; margin-bottom: 0.05cm; margin-top: 0.05cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: #333333;"><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: x-small;">-
la <b>protesi mista- scheletrica</b>, propone una parte mobile ed una
fissa che vanno a unirsi tra di loro grazie ad agganci a scomparsa.</span></span></span></span></span></div>
bibhttp://www.blogger.com/profile/17578010332719766077noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2842314285906963085.post-88954644582968508722013-07-12T00:09:00.006-07:002013-07-12T00:09:54.012-07:00Come funziona la sigaretta elettronica e quali sono i rischi per la salute<div style="margin-bottom: 0cm;">
E’ ormai ovunque e, a differenza di
quelle classiche, la ritroviamo in luoghi aperti e chiusi; stiamo
parlando della <b>Sigaretta elettronica</b> quello che può essere
considerato il prodotto tecnologico dell’anno e che da mesi è al
centro di polemiche e dibattiti di varia natura.<br />Ma <a href="http://www.donnamoderna.com/salute/sigaretta-elettronica">come
funziona la sigaretta elettronica</a>, e quali sono i possibili
rischi?<br />La sigaretta elettronica può assomigliare perfettamente a
quella tradizionale oppure assumere forme e design più simpatici.
Qualsiasi sia il suo aspetto i componenti sono pressappoco gli stessi
vale a dire batteria, atomizzatore, bocchino e una cartuccia riempita
del filtro scelto dal fumatore.<br /><br />Sostanzialmente aspirando come si
fa con una normale sigaretta, s’innesca un meccanismo che va a
vaporizzare il filtro. Con questo tipo di funzionamento dunque il
consumatore emette vapore senza inalare catrame e monossido di
carbonio come avviene normalmente a causa della combustione della
sigaretta.<br />Questa è senza dubbio una buona notizia, ma ciò <b>non
implica che questo prodotto sia privo di rischi</b>.<br />Gli studi
sull’argomento sono ancora in corso, ma gli enti competenti già
mettono in guardia i consumatori sui possibili rischi dovuti all’uso
dell’e-cig. <br /><br />Studiando il filtro a base di nicotina e vapore <b>è
emersa la presenza di sostanze considerate cancerogene che
solitamente sono presenti nel normale tabacco</b>. Oltre a ciò una delle
preoccupazioni principali va alle vie aeree superiori, difatti pare
che gli aromi contenuti dei filtri possano portare danni a
quest’ultime e difficoltà respiratorie. <b><i>Asma e infiammazioni alle
vie respiratorie potrebbero essere provocate dalle sostanze chimiche
contenute nei filtri</i></b> delle sigarette elettroniche, così come pare
che nelle ricariche di nicotina sia stato rilevato rischio di
tossicità per le cellule umane. <br /><br />Insomma sebbene la sigaretta
elettronica sia in ogni caso considerata meno nociva di quella
tradizionale, è pur vero che i rischi di danni permanenti ci sono e
sono comunque da prendere in considerazione.</div>
bibhttp://www.blogger.com/profile/17578010332719766077noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2842314285906963085.post-10117946710862448422013-01-17T06:29:00.002-08:002013-01-17T06:29:53.227-08:00Biorivitalizzazione per migliorare rughe e segni del tempo<div style="text-align: justify;">
La biorivitalizzazione è una delle tecniche più utilizzate negli ultimi anni per migliorare l'aspetto delle rughe combattendo i segni del tempo. Fa dunque parte delle terapie anti età che fanno uso di sostanze naturali (bio) in grado di stimolare la produzione di collagene ed elastina e di migliorare la vascolarizzazione locale. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La tecnica della <a href="http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_EventiStampa_38_programma_itemProgramma_0_fileAllegatoProgramma.pdf" target="_blank">biorivitalizzazione</a> consiste in piccole iniezioni effettuate con aghi molto sottili a livello del derma superficiale, in punti specifici del viso, del collo e del décolleté.
Si tratta di una metodica di rapida esecuzione che non lascia tracce. Grazie a un piano di trattamento mirato si possono osservare in tempi brevi dei progressivi miglioramenti
acu aspetto cutaneo, il trattamento prevede alcune sedure eseguite a intervalli di una-due settimane. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Le principali sostanze utilizzate sono:<b><i> acido ialuronico naturale, aminoacidi, sostanze omeopatiche, vitamine</i></b>. Una tecnica interessante per il ringiovanimento non chirurgico del volto, del collo, del décolleté e delle mani è il <b>Prp</b> (<i>Platelct rich plasma</i>) in cui si riutilizzano sostanze già naturalmente presenti nell'organismo: dopo essere state centrifugate (è necessario un prelievo di sangue di circa 20-30 ce) e opportunamente concentrate, sono impiegate sotto forma di gel piastrinico nelle zone in cui si desidera ottenere l'effetto ringiovanente della biorivitalizzazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Prezzi: </b>ogni seduta di biorivitalizzazione costa dai 60 ai 100 euro, dipende dal professionista che opera e dalle sostanze utilizzate.</div>
bibhttp://www.blogger.com/profile/17578010332719766077noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2842314285906963085.post-31033789218738569112012-01-31T05:58:00.000-08:002012-01-31T06:05:40.613-08:00Oli essenziali, la sicurezza nell' uso<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizAdIt9XtxEgMm0rGX-2sCXCw_qS3TU5qHuDn279eKToIbAjrUhSiVW0ZG2nd21kzKo7BDvvhkLlgIAEnF0jqmp0uvnkMtheY1l0RCu2Q3sLicPnMJZhNZgz998wkpRPRVfgBYu-VwKP4X/s1600/oliessenziali.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 228px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizAdIt9XtxEgMm0rGX-2sCXCw_qS3TU5qHuDn279eKToIbAjrUhSiVW0ZG2nd21kzKo7BDvvhkLlgIAEnF0jqmp0uvnkMtheY1l0RCu2Q3sLicPnMJZhNZgz998wkpRPRVfgBYu-VwKP4X/s320/oliessenziali.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5703795466070807378" /></a><div style="text-align: justify;">Gli <a href="http://www.oliessenziali.org/">oli essenziali</a>, noti anche come essenze, sono estratti che provengono da erbe, piante, radici e vari altri vegetali. Vengono estratti dalle piante utilizzando vari metodi a seconda del materiale da estrarre e si presentano come liquidi con un forte odore.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Gli oli essenziali vengono usati da molto tempo e molti guaritori nella storia ne hanno fatto uso, credendo nel loro potere curativo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Gli oli essenziali sono diversi dagli altri oli (oli fissi come l'olio d'oliva per esempio) in quanto sono volatili ed evaporano quando vengono lasciati all'aperto e hanno alcune proprietà terapeutiche che possono essere utilizzate per migliorare la salute e il benessere.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><strong>Sicurezza degli oli essenziali</strong></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ci sono alcuni oli essenziali che possono essere tossici e, anche se generalmente non sono venduti, bisogna essere consapevoli e fare attenzione quando si utilizzano gli oli per la prima volta o si sperimenta un nuovo olio.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ci sono anche alcune misure di sicurezza da seguire per l'uso di oli essenziali, come non utilizzarli mai puri sulla pelle ma diluiti con un altro olio poco aggressivo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><strong>Uso degli oli essenziali</strong></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Gli oli essenziali sono utilizzati in un'ampia varietà di modi come nel massaggio con aromaterapia - dove l'olio viene assorbito attraverso la pelle - e la vaporizzazione, in cui le molecole di <a href="http://www.oliessenziali.org/oli-essenziali-proprieta/">olio essenziale</a> entrano nel flusso sanguigno attraverso i polmoni.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Se non avete mai usato oli essenziali sulla pelle, si consiglia di eseguire un piccolo test per verificare eventuali reazioni allergiche. Applicate una goccia di olio nella parte superiore del busto, se dopo 12 ore non si apprezza alcuna reazione si può considerare l'olio come non nocivo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In alcuni casi si possono usare gli oli essenziali come medicinali, ma c'è da ricordare che in questo caso solo un medico qualificato può ricettarne la somministrazione e che questa terapia è sempre complementare alla medicina tradizionale e mai un suo sostituto.</div><br />Lista degli oli essenziali e cure associate:<br /><br /><b>Anti-depressivi:</b><br />- Ylang Ylang<br />- Geranio<br />- Jasmine<br />- Orange<br />- Sandalo<br />- Limone<br />- Lemon Verbena<br />- Mandarino<br /><br /><div><b>Contro l'Ansia :</b><br />- Petigrain<br />- Neroli<br />- Bergamotto<br />- Cipresso<br />- Lavanda<br />- Lime<br />- Maggiorana<br />- Rosa<br />- Viola<br /><br /><b>Tranquillante :</b><br />- Neroli<br />- Petigrain<br />- Legno di Cedro<br />- Camomilla<br />- Melissa<br />- Valeriana</div>bibhttp://www.blogger.com/profile/17578010332719766077noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2842314285906963085.post-66764726855996964142011-06-26T14:13:00.000-07:002011-06-26T14:33:20.827-07:00Lifting viso con la radiofrequenza estetica<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBUICLkumf37UTWET36SDfjzfPrOeTn1irqqZB70zYG2twL1IggPRfMZYzCKckEOnSHHROTfenRwDdCXnvdi5XgTu0j5wRxat7yW97xVMgw-PzQua8sd4rwZsvuEIbNVJzwoR7mmg3kYqU/s1600/rfestetica.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 300px; height: 357px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBUICLkumf37UTWET36SDfjzfPrOeTn1irqqZB70zYG2twL1IggPRfMZYzCKckEOnSHHROTfenRwDdCXnvdi5XgTu0j5wRxat7yW97xVMgw-PzQua8sd4rwZsvuEIbNVJzwoR7mmg3kYqU/s400/rfestetica.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5622644609922733234" /></a><div style="text-align: justify;">La <a href="http://www.salutenews.com/radiofrequenza-estetica-ringiovanimento-della-pelle-con-le-onde-elettromagnetiche/">radiofrequenza estetica</a> è una tecnologia piuttosto recente per il ringiovanimento e per ottenere un effetto lifting del viso.Non si usa il bisturi, non c' bisogno di anestesia, è un intervento che non lascia segni e che non provoca dolore (un leggero calore si percepirà sulla pelle) perchè utilizza l'effetto delle onde elettromagnetiche ad alta frequenza che agiscono direttamente nel derma.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Le onde generate con la radiofrequenza (bipolare, tripolare, quadripolare) producono energia termica che scalda i filamenti del collagene (responsabile dell' elasticità della pelle) che si contraggono restituendo l'effetto tensorio di lifting. </div><div style="text-align: justify;">I risultati sono temporanei, con il tempo tutto torna come prima, ma effettuando altre sedute per stimolare la produzione di collagene gli effetti dureranno piu' a lungo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Solitamente una serie di 3-5 trattamenti sono necessari per ottenere risultati ottimali. La radiofrequenza viene utilizzata per la riduzione di rughe sottili, borse sotto gli occhi,zampe di gallina, occhiaie, cicatrici da acne e segni che lo scorrere del tempo provoca sul nostro viso.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">I pazienti vedranno anche un miglioramento della lassità cutanea. Mediamente la maggiorparte dei risultati si palesano dopo un periodo che va dai 3 a 6 mesi, ma alcuni pazienti notano i primi risultati subito dopo il trattamento.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il prezzo d i una seduta con la radiofrequenza è di circa 120 euro con sconti per l’intera terapia. Tutto ovviamente dipende dallo specialista e dalla zona da “trattare”. Questa tecnica non può essere attuata su pazienti cardiopatici, sofferenti di diabete, con malattie autoimmunitarie, con coaugolopatie e sclerodermie, oppure da donne incinta e che allattano.</div>bibhttp://www.blogger.com/profile/17578010332719766077noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2842314285906963085.post-28723012982885760772011-03-09T05:59:00.000-08:002011-03-09T06:08:06.945-08:00Acne giovanile, fenomeno legato agli ormoni<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjONf3dPhI2x2bg4iO9b5G5t8oGTOdIxpdO2oSVc_u4yl8dl4SQyOTrnPSbB2KzMb9bLFwiDO9b6sqg7b2y-miiKk0J5nW-uogKTKDwanF1SZMYz4cRJu0cdn-naUslWq9LYS1kQGEDf58S/s1600/acnegiovanile.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 257px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjONf3dPhI2x2bg4iO9b5G5t8oGTOdIxpdO2oSVc_u4yl8dl4SQyOTrnPSbB2KzMb9bLFwiDO9b6sqg7b2y-miiKk0J5nW-uogKTKDwanF1SZMYz4cRJu0cdn-naUslWq9LYS1kQGEDf58S/s320/acnegiovanile.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5582081674995807634" /></a><div style="text-align: justify;">Acne e brufoli sono patologie che si sviluppano durante l'adolescenza (l'<a href="http://informazioniacne.blogspot.com/2010/01/lacne-negli-adulti.html">acne negli adulti</a> si presenta molto piu' spesso di quello che si crede) che se non curate possono lasciare segni nel corpo e nell' anima. Le cause sono da ricercare principalmente in uno squilibrio ormonale, ma altri fattori sono legati ad altre problematiche (stress, assunzione di alcuni farmaci ecc).</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ci sono vari tipi di acne:</div><div style="text-align: justify;"><b>L'acne giovanile</b> è la più frequente e si manifesta in seguito ad una variazione di ormoni. Inizia con l'adolescenza per poi terminare, generalmente intorno ai vent'anni di età. L'esposizione alla luce solare può aiutare a diminuire il problema.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>L'acne rosacea</b> è un tipo di acne che si presenta nelle persone adulte, tra i 40 e i sessant'anni, ed è causata da problemi ovarici o relativi all'apparato gastrointestinale. Si presenta con maggior frequenza ai lati del naso e sulle guance.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>L'acne ipertrofica</b> sviluppa delle pustole abbastanza rilevanti sul naso, dilatandone in alcuni casi anche le vene. Sovente anche il naso stesso appare leggermente ingrossato. Di norma le papule vanno asportate chirurgicamente perché nel 90% dei casi si tratta di piccoli tumori benigni.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>L'acne tossica</b> viene scatenata a seguito di trattamenti a base di sostanze irritanti o tossiche come il bromuro, lo iodio, il cloro e il catrame. Si manifesta con macchie bluastre, noduli e a volte pustoline.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>Alimentazione:</b> sebbene l'acne non sia strettamente legato al cibo viene consigliata sempre una dieta corretta e sana. Bisogna eliminare le bibite gassate, fritti, grassi raffinati e gli alimenti industriali. Integrare nella dieta alimenti disintossicanti come il tarassaco, i carciofi, gli asparagi, le patate, le cipolle, i cereali ed in generale frutta e verdura. Bere molta acqua la mattina presto: meglio se leggermente calda con l'aggiunta di un po' di succo di limone. Fondamentale anche l'integrazione con fermenti lattici e periodici, per almeno tre mesi consecutivi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>Cure per l'acne</b>: se si tratta di acne leggera e superficiale il dermatologo consiglia solitamente delle soluzioni o creme ad uso topico. In casi gravi si può arrivare a considerare l'assunzione di farmaci a base di retinoidi (famoso è il Roaccutane ora non piu' commercializzato dalla Roche) che risolvono la situazione, specie per acne cistica, ma che debbono essere assunti sotto stretto controllo medico.</div>bibhttp://www.blogger.com/profile/17578010332719766077noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2842314285906963085.post-46913048003513967732011-01-05T11:49:00.000-08:002011-01-05T12:01:45.787-08:00Come ridurre i rischi di aborto con l'amniocentesi, tramite antibiotici<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPCfP8BOjgUjEJZjWHeikhkFReV6IQDcvZYq89kwbJYHUuDapvNUfZx9MHFlyAafqUcHWcvC_G7W12VNIvJmLa9CJZNaE7nVSZ-VaVoIMk1gZpI8oR4Il6SaksOTJ_lnUvXbFJYewtOPCn/s1600/amniocentesi.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 210px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPCfP8BOjgUjEJZjWHeikhkFReV6IQDcvZYq89kwbJYHUuDapvNUfZx9MHFlyAafqUcHWcvC_G7W12VNIvJmLa9CJZNaE7nVSZ-VaVoIMk1gZpI8oR4Il6SaksOTJ_lnUvXbFJYewtOPCn/s320/amniocentesi.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5558794436856245922" /></a><div style="text-align: justify;">L'amniocentesi, il controllo che si effettua per le donne incinta per prevenire parti ad esempio di bimbi Down, presenta una cera dose di rischio per la gestante. Dopo il prelievo di liquidi amniotico si potrebbe rompere la membrana o la stessa infettarsi in seguito al trauma dell' inserimento dell'ago.</div><div style="text-align: justify;">Per ridurre le possibilità di aborto è bene utilizzare degli antibiotici prima dell' intervento. Lo rivela Paolo Scollo, vice presidente della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo), che quantifica la diminuzione della percentuale di rischio di aborto che passa dall'1% allo 0,3-0,5%.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><span style="font-weight:bold;"><div style="text-align: justify;">Perchè assumere antibiotici prima dell' amniocentesi?</div></span><div style="text-align: justify;">"<span style="font-style:italic;">serve a contrastare i batteri che normalmente colonizzano le vie genitali femminili, anche durante la gravidanza e che, sfruttando il momento del prelievo del liquido amniotico, possono causare infezioni al liquido stesso, determinando di conseguenza la rottura del sacco amniotico in cui è contenuto il bambino</span>", rileva lo specialista.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il rischio di aborto legato all'amniocentesi, infatti, non dipende strettamente dal prelievo in se stesso‚ ma è soprattutto connesso all'eventualità che il liquido si infetti, nei giorni immediatamente successivi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Lo studio Italiano APGA Trial, ha aggiunto Scollo, "<span style="font-style:italic;">ha valorizzato il ruolo dell'antibiotico profilassi prima dell'amniocentesi del secondo trimestre riducendo di circa il 50% il rischio di aborti, e dopo la pubblicazione dello studio numerosi centri hanno cominciato a far assumere antibiotici alle donne gravide che intendevano sottoporsi ad amniocentesi</span>". </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L'assunzione preventiva di antibiotici "<span style="font-style:italic;">non è pericolosa per il bimbo dato che il principio attivo si accumula prevalentemente nelle membrane amniotiche e da qui, non essendo in grado di superare la barriera della placenta arriva in pochissime quantità al feto</span>".</div>bibhttp://www.blogger.com/profile/17578010332719766077noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2842314285906963085.post-40648750429745215812010-10-10T00:39:00.001-07:002010-10-10T01:16:54.197-07:00Lifting del viso senza chirurgia plastica, i vari metodi<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihLrlwiNEh7Wvq-qI7-hAomWD9we3NNvVqO9PQ-rakMAp9iB4eFau29Wmba2RbH-nFL9st8MoQkgPijME6MRATfPphRg0WVsnV50GBGKdSF4CV20tt4WXEbnOw6Gy6DezABp4eztKjMKKz/s1600/liftingsenzachirurgia.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 206px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihLrlwiNEh7Wvq-qI7-hAomWD9we3NNvVqO9PQ-rakMAp9iB4eFau29Wmba2RbH-nFL9st8MoQkgPijME6MRATfPphRg0WVsnV50GBGKdSF4CV20tt4WXEbnOw6Gy6DezABp4eztKjMKKz/s320/liftingsenzachirurgia.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5526326700826609218" /></a><div style="text-align: justify;">Il lifting del viso rappresenta uno degli interventi di chirurgia plastica estetica più realizzati al mondo insieme alla mastoplastica e alla liposuzione. Non tutti i pazienti però hanno voglia di ricorrere al chirurgo per distendere le rughe, per ringiovanire e combattere i segni del tempo. Oggi giorno le tecniche per ottenere un <a href="http://www.liftingviso.com/lifting-viso-senza-bisturi-con-il-thermage/">lifting viso senza bisturi</a> ci sono e garantiscono risultati ottimi, con la differenza però che molte volte sono temporanei.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>Se da una parte la temporaneità degli effetti antiage è un male</b> perchè vorremmo risolvere i nostri inestetismi una volta per tutte, eliminare le rughe per sempre senza dover tornare dal dermatologo o dallo specialista, <b>dall' altra sono una garanzia per noi</b>. Se l'intervento dovesse andar male, se gli effetti sul nostro volto non sono come avremo voluto che fossero, sappiamo che dopo qualche mese tutto tornerà come prima. Un intervento sbagliato di lifting viso non si corregge, oppure si corregge con un'altra operazione. Ciò rende tutto complicato e ci spaventa. Quindi di nuovo sotto i ferri, nuova anestesia ed un nuovo esborso economico. Ecco perchè stanno prendendo sempre più piede i filler temporanei, quelli che riducono o eliminano le rughe per un tempo prestabilito, che rendono il volto più giovane "a scadenza", dopodichè possono essere fatti nuovamente. Attenzione però a non esagerare a diventare "addicted" come dicono gli americani, ossessivi per i ritocchi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><div style="text-align: justify;">Vediamo da vicino gli interventi di lifting del viso senza l'utilizzo della chirurgia plastica:</div><b><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-weight: normal; "><b>-Botox:</b></span></div></b><div style="text-align: justify;">è derivato dalla tossina botulinica, in Italia viene comunemente detto "botulino". Sostanza velenosa che ha la proprietà di paralizzare i muscoli. Inizialmente proprio per questa sua caratteristica veniva utilizzato per coloro che presentavano dei tic sul viso. Una volta iniettato sulla parte colpita da tic il botox paralizzava il muscolo. Alla stessa stregua viene utilizzato in tutto il mondo per la medicina estetica, per distendere le rughe, specialmente quelle della fronte. Il botox paralizza e distende le linee di espressione e le rughe una volta iniettato.</div><div style="text-align: justify;">La durata dell' effetto botulino è di circa 3-5 mesi, i costi sono molto abbordabili, si parte dalle 150-200 euro, tutto dipende dalla quantità utilizzata.</div></div><div><div style="text-align: justify;"><br /></div><b><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-weight: normal; "><b>-Acido ialuronico:</b></span></div></b><div style="text-align: justify;">stesso funzionamento del botox. Si inietta nel viso dove ci sono le rughe, ma anche le fossette. E' un filler riempitivo che dà anche quel senso di pienezza al volto. L'<a href="http://www.acido-ialuronico.com/">acido ialuronico</a> è già presente nel nostro corpo ed è responsabile dell' elasticità del derma. Anche in questo caso gli effetti sono limitati nel tempo, si può arrivare anche a 8-10 mesi. Costo un po' più elevato rispetto al botulino, una seduta con acido ialuronico per migliorare l'aspetto del viso costa mediamente 500 euro.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><div style="text-align: justify;"><b>-Thermage effetto lifting:</b></div><div style="text-align: justify;">è una tecnica che sfrutta laser e radiofrequenza. Il laser in questo caso viene utilizzato per meglio fissare il collagene nel derma. La radio frequenza viene utilizzata in campo dermatologico già da molti anni ed è una garanzia di buon successo. I prezzi del thermage sono più alti rispetto a botox e acido ialuronico, siamo sui 1000 euro per una seduta per il viso.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><b><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-weight: normal; "><b>-Oralift:</b></span></div></b><div style="text-align: justify;">si tratta di un apparecchio di ortodonzia per i denti. Lo ha inventato un dentista inglese che ha registrato nome e brevetto. Lo specialista afferma che i muscoli del viso nel corso del tempo tendono ad abbassarsi così come fa la mascella. Questo abbassamento provoca rilassatezza della pelle e formazione di guance cadenti e rughe. L'Oralift è un "bite" da indossare un'ora al giorno che nel corso del tempo tira su la mascella provocando un ringiovanimento del viso.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>-Creme effetto lifting per il viso:</b></div><div style="text-align: justify;">Sul mercato ormai ci sono centinaia di creme che promettono miracoli. Qual'è la migliore crema effetto lifting per il viso? Non è facile, bisognerebbe provarle tutte e stabilire quale sia la migliore per il proprio viso. L'accorgimento che possiamo tenere al momento dell' acquisto è quello di controllare la quantità di acido ialuronico presente nelle stesse, maggiore è migliore sarà la resa, anche se gli effetti di un'applicazione topica sulla pelle sono molto blandi rispetto ad un intervento più invasivo come quello delle iniezioni di botox o acido ialuronico.</div>bibhttp://www.blogger.com/profile/17578010332719766077noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2842314285906963085.post-35494807608296080132010-08-03T13:39:00.000-07:002010-08-04T01:07:22.423-07:00Come funziona l'operazione agli occhi con il laser<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLuOdoOMk8AvlIbIx0WnNOurgNnIYBKzeRuP6K74sj7t9G72zqkGAzXCbajHjTqNSbNLbkBi2mdToq4KMjrjVLX1oALOOA74oBBYE-3Uqi4VYhZu8r4u5e97klvw3xCBsppO2g_O4q_UVd/s1600/laserocchi.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 300px; height: 230px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLuOdoOMk8AvlIbIx0WnNOurgNnIYBKzeRuP6K74sj7t9G72zqkGAzXCbajHjTqNSbNLbkBi2mdToq4KMjrjVLX1oALOOA74oBBYE-3Uqi4VYhZu8r4u5e97klvw3xCBsppO2g_O4q_UVd/s320/laserocchi.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5501286939753685250" /></a><div style="text-align: justify;">La storia degli occhiali da vista affonda le radici nel lontano Medioevo e all’interno dei confini veneziani dove, quasi per caso, i cosiddetti “cristallieri”, artigiani impegnati nella lavorazione del cristallo di Rocca, inventarono i cosiddetti “vetri per leggere”. Nel corso dei secoli, gli occhiali hanno aggiunto precisione alle lenti e design al proprio look, e sono stati affiancati sempre più dalle più comode lenti a contatto. Nemmeno la tecnologia e la moda però sono riusciti a far perdere loro la definizione di “accessori”, intendendo con questo termine la percezione di “oggetti esterni” da parte di molte persone affette da problemi della vista come miopia, astigmatismo e ipermetropia. Pur essendo indispensabili, occhiali e lenti a contatto infatti spesso sono vissuti come “altro”, come elementi necessari per vedere bene ma “ingombranti”. Non è un caso che sempre più individui decidano di rivolgersi all’unica soluzione disponibile per dire definitivamente addio a occhiali e lenti: la <a href="http://www.ludoc.it/chirurgia-oculistica/chirurgia-refrattiva.asp">chirurgia refrattiva</a>.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Uno studio che ha fatto la Storia</div><div style="text-align: justify;">Benché non così “antichi” come gli occhiali, gli studi sulla chirurgia refrattiva possono vantare oggi già 100 anni di vita (in Italia è arrivata nel 1990), nel corso dei quali gli studiosi si sono avvicendati per trovare la migliore tecnica di correzione definitiva dei difetti di refrazione dell’occhio. Nel corso dei decenni si è passati dall’estrazione del cristallino per la correzione della miopia alle tecniche incisionali (cheratomia radiale), dalle tecniche di cheratomileusi al più moderno utilizzo del laser a eccimeri e del laser allo stato solido a Femtosecondi, oltre che alle nuove lenti intraoculari, dette anche “lenti fachiche”. I vizi refrattivi della vista sono dovuti a un difetto di focalizzazione delle immagini sulla retina. Tali vizi sono corretti dal laser, che agisce modificando la forma della superficie corneale e creando così una sorta di “lente biologica” correttiva.</div><div style="text-align: justify;">Molto spesso, si affidano alla chirurgia refrattiva i giovani che non vivono serenamente il proprio rapporto con occhiali e lenti a contatto. A questi si aggiungono poi tutti coloro che presentano forti difetti visivi o difetti molto sbilanciati tra un occhio e l’altro, che soffrono di intolleranza alle lenti, o svolgono attività lavorative dove l’uso di lenti costituisce un problema.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>Un raggio laser per gli occhi per ogni esigenza</b></div><div style="text-align: justify;">Al giorno d’oggi la tecnologia ha messo a disposizione dei chirurghi diverse tecniche per effettuare interventi di chirurgia refrattiva, tutti accomunati da un unico elemento: il laser. Esistono infatti diverse tecniche, ognuna con le proprie caratteristiche: la tecnica “<b>PRK</b>” nella quale si usa il laser a eccimeri; la “<b>LASEK</b>”, molto simile alla prima; il trattamento “<b>LASIK</b>”; la tecnologia più innovativa utilizza il laser a Femtosecondi come Intralase che ha completamente sostituito l’uso del micricheratomo a lama usato nella Lasik.</div><div style="text-align: justify;">Oggi l’intervento dei difetti visivi come miopia, ipermetropia e astigmatismo possono essere corretti con estrema sicurezza e precisione utilizzando due lasers: il laser a Femtosecondi, Intralase, per la separazione di un sottile strato di cornea e il laser ad Eccimeri per la fotoablazione del tessuto corneale per la correzione del difetto refrattivo.</div><div style="text-align: justify;">Questa metodica è chiamata I- LASIK o FEMTO LASIK è talmente sicura e precisa anche la NASA, l’Ente Spaziale Americano, l’ha accettata come intervento sicuro a cui possono sottoporsi i piloti e gli astronauti.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Dal 2007 il Dott Claudio Lucchini, oculista di Milano esperto nella chirurgia refrattiva, ha introdotto la I-LASIK come intervento di routine per la correzione della miopia, astigmatismo e ipermetropia, ma ci spiega che la vista pre operatoria è fondamentale per valutare se il paziente può o meno essere operato con questa tecnica. </div><div style="text-align: justify;">Durante la visita il chirurgo può raccogliere una serie di dati come la misurazione del difetto visivo, la topografia corneale ovvero la curvatura della superficie della cornea, la misurazione dello spessore della cornea e il diametro della pupilla. L’intervento è relativamente semplice, e si svolge in anestesia locale, senza bisogno di degenza e con l’applicazione di collirio anestetico. Nella stragrande maggioranza dei casi l’intervento ha effetti definitivi, i tempi per ottenere una visione perfetta a 10/10 sono molto brevi, tre giorni con la I- LASIK e in assenza di dolore, una decina di giorni e con un certo fastidio con la PRK e LASEK.</div>bibhttp://www.blogger.com/profile/17578010332719766077noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2842314285906963085.post-26852159378862094892010-05-23T05:19:00.000-07:002010-05-23T05:32:59.182-07:00Rimozione tatuaggi, non è sempre facile<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvPgoCUxWs70tEJW8dWYkpTctUvNSehr5cA-UJXsuIy3Qy_WX8eSvq1hXVtO3bKyjgrubKAwFhbkBl4LexD8qg2HQNdk0zJvvfOshzfYtwAkqoPokirnatVvrP7UOMR7vldMtBKbm10m5b/s1600/rimozionetatuaggi.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 192px; height: 138px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvPgoCUxWs70tEJW8dWYkpTctUvNSehr5cA-UJXsuIy3Qy_WX8eSvq1hXVtO3bKyjgrubKAwFhbkBl4LexD8qg2HQNdk0zJvvfOshzfYtwAkqoPokirnatVvrP7UOMR7vldMtBKbm10m5b/s320/rimozionetatuaggi.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5474441775482740434" border="0" /></a>Non è sempre facile rimuovere i tatuaggi. Specialmente se sono stati fatti da poco e se presentano nel disegno alcuni colori specifici. Lo rivelano i dermatologi italiani che si sono riuniti per l'85esimo Congresso nazionale della Società italiana di dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle malattie sessualmente trasmesse (Sidemast) a Rimini. I medici hanno redatto le Linee guida italiane per la diagnosi e la terapia delle patologie dermatologiche, un documento unico per indicare con precisione il profilo delle patologie più diffuse, indicando in ogni situazione quali sono i passi da fare per riconoscerle e trattarle in accordo con le più recenti acquisizioni scientifiche.<br />Le Linee guida fanno il punto sulla rimozione dei tatuaggi con il laser specificando che<span style="font-weight: bold;"> non tutti i tatuaggi si possono cancellare facilmente.</span> <span style="font-weight: bold;">Non esistono laser di una lunghezza d'onda tale da cancellare colori come il giallo e il bianco</span>, dicono gli specialisti, ed <span style="font-weight: bold;">è molto difficile eliminare anche il color carne o il bruno</span> impiegati per il trucco permanente, così come è più complicato togliere un tatuaggio recente perchè la concentrazione di pigmento all'interno della pelle è maggiore rispetto a quelli fatti anni prima. Chi vuole rimuovere un tatuaggio è avvisato, non è così facile.</div>bibhttp://www.blogger.com/profile/17578010332719766077noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2842314285906963085.post-38576383957303875072010-04-10T02:45:00.000-07:002010-04-10T02:59:31.701-07:00Crioterapia per la pelle in dermatologia<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZbtr_QrTe-P_PTsnr6zpzphsG-1MpeucVGIyHlbIbX9N7R-0HEMwDUKzPLTx1FKM8jHBTOGO_uAJeRbGkXaIyEyFUL6sf9on0nQQ7Xh8xWCaJ9rQM7k8UqpSrfUCAKcbnp1-U4VOGopTp/s1600/crioterapiaviso.jpg"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 231px; height: 172px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZbtr_QrTe-P_PTsnr6zpzphsG-1MpeucVGIyHlbIbX9N7R-0HEMwDUKzPLTx1FKM8jHBTOGO_uAJeRbGkXaIyEyFUL6sf9on0nQQ7Xh8xWCaJ9rQM7k8UqpSrfUCAKcbnp1-U4VOGopTp/s320/crioterapiaviso.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5458445384879018466" border="0" /></a>Che cos'è la crioterapia per la pelle? Per crioterapia dermatologica s'intende il trattamento di lesioni cutanee, o per <a href="http://www.macchiedellapelle.net/macchie-della-pelle-prodotti-schiarenti-e-depigmentanti/">schiarire macchie del viso</a>, e mucose attraverso il congelamento dei tessuti del derma. A tal fine, nella prima metà del secolo è stata utilizzata la neve carbonica come ghiaccio secco o mescolata con acetone, con effetti dermocorrettivi o per il trattamento di lesioni verrucose o nodulari. Negli anni '60. con la disponibilità di sonde ad azoto liquido e di strumenti di monitoraggio, nasceva la moderna criochirurgia, che si è grandemente sviluppata negli ultimi decenni con tecniche e strumenti peculiari, che consentono un vero congelamento dei tessuti controllato. Oggi, anche se alcuni strumenti utilizzano il protossido d'azoto, <span style="font-weight: bold;">l'azoto liquido resta il criogeno preferito dal dermatologo</span>, per la sua semplicità applicativa, per la sua versatilità e perché è l'unico che consenta un'adeguata crionecrosi dei tumori cutanei<br /><br />Come funziona la crioterapia:<br />Il freddo provoca la necrosi cellulare attraverso una sequenza di meccanismi che si riassumono:<br />1) formazione di cristalli di ghiaccio intracellulare che provocano la lisi meccanica della cellula<br />2) anomala concentrazione degli elettroliti cellulari con conseguenti alterazioni irreversibili del ph della pelle<br />3) formazione di cristalli di ghiaccio negli spazi extracellulari, con aumento del gradiente osmotico e richiamo di acqua dalla cellula, che finisce collassata:<br />4) shock termico con alterazioni delle lipoproteine cellulari.<br />Le alterazioni circolatorie locali completano la necrosi distrettuale. Infatti, quando la temperatura locale scende a -50 °C si realizzano fenomeni di stasi, trombosi venosa e capillare tessutale.<br /><br />L'entità della crionecrosi, nonché quella delle alterazioni vasali dipendono da molti fattori come:<br />1) tempo di congelamento<br />2) tempo di disgelo<br />3) ampiezza dell'alone di gelo perilesionale<br />4) durata dell'esposizione delle cellule a temperature inferiori al punto di gelo:<br />5) temperature minime raggiunte nel tessuto bersaglio.<br />È stato dimostrato che un congelamento rapido favorisce la formazione del ghiaccio intracellulare, mentre un congelamento lento promuove quella del ghiaccio extracellulare.<br /><br />Il dermatologo quindi grazie all' azione dell'azoto liquidi andrà a bruciare i vostri inestetismi che andranno subito in necrosi formando una crosticina che in breve tempo cadrà. E bene non prendere il sole sulla parte esposta per almeno un mese.<br /></div>bibhttp://www.blogger.com/profile/17578010332719766077noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2842314285906963085.post-11200736212250485512010-02-08T00:09:00.000-08:002010-02-08T00:12:18.801-08:00Il body scanner fa male alla salute<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBlCtvSk2x1z4F3QK0b6Zhyphenhyphenp9RX4afyJWt3nYPFUyZ5QATQ2qYJJAkk7MMGH19B5WIghccBibL1wrPZOBQpBWvONp01GYwaDBM7avsvEOXwtRF-CHl60SdbCW213jpFHTArCxiKvBVKdJN/s1600-h/bodyscanner.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 168px; height: 228px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBlCtvSk2x1z4F3QK0b6Zhyphenhyphenp9RX4afyJWt3nYPFUyZ5QATQ2qYJJAkk7MMGH19B5WIghccBibL1wrPZOBQpBWvONp01GYwaDBM7avsvEOXwtRF-CHl60SdbCW213jpFHTArCxiKvBVKdJN/s320/bodyscanner.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5435782093067460050" border="0" /></a>Il body scanner fa male alla salute, il nuovo sistema di controllo a raggi X già installato in alcuni aeroporti sarebbe dannoso ed i passeggeri dovrebbero essere avvertiti dei rischi che corrono ad essere esposti ad alti livelli di radiazione. Lo rivela Bloomberg che sottolinea come <span style="font-weight: bold;">donne incinta e bambini non dovrebbero passare per il body scanner</span>.<br />L'Inter Agengy statunitense che si occupa della sicurezza sul territorio si difende affermando che le dosi di radiazione sono "<span style="font-weight: bold;">estremamente basse</span>" ma il dottore inglese Michael Clark raggiunto telefonicamente suggerisce che "<span style="font-style: italic;">ci sono un po' di dubbi circa il fatto che i raggi x del sistema backscatter 3d siano bassi</span>". <span style="font-style: italic;">"La questione è che se anche le dosi fossero basse c'è ancora la necessità per alcuni paesi di giustificare queste esposizioni</span>".<br />Il bodyscanner con tecnologia 3d backscatter fornisce un'imagine tridimensionale in 8 secondi di una persona che passa attraverso la macchina. Questa tecnologia ha però sollevato anche problemi di privacy, produce immagini del corpo nudo.<br />Secondo alcuni i bodyscanner rilasciano meno radiazioni di quelle che si assorbirebbero durante un volo aereo. Il passeggero "scannerizzato" assorbirebbe da 0,1 a 5 microsieverts di radiazioni contro i 30 che prenderebe in un volo da Frankoforte a Bangkok. Gli aeroporti di Amsterdam, Heathrow e Manchester sono quelli che in Europa hanno installato il bodyscanner o prevedono di farlo.</div>bibhttp://www.blogger.com/profile/17578010332719766077noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2842314285906963085.post-63417653099348876272010-01-09T07:38:00.000-08:002010-01-09T08:04:31.821-08:00Fare sesso fa bene, riduce il rischio di malattie cardiovascolari<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiB1ODd3T_T9JnLOO-5k2CA4I51hIzp_lFPw-m4ztdDiZIfalgOTxLMk9deV1xaXwdyGEjWes_7dArXpSYRFs0PhzSMYfsInZKnU1Z2Mhzu-REp2tNIlCGcjLIf2p71d2Ka6x7HS0Lhnpyp/s1600-h/sessorischi.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 182px; height: 245px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiB1ODd3T_T9JnLOO-5k2CA4I51hIzp_lFPw-m4ztdDiZIfalgOTxLMk9deV1xaXwdyGEjWes_7dArXpSYRFs0PhzSMYfsInZKnU1Z2Mhzu-REp2tNIlCGcjLIf2p71d2Ka6x7HS0Lhnpyp/s320/sessorischi.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5424771387698151202" border="0" /></a>Avere una vita sessuale attiva e regolare, due volte a settimana circa, fa bene, aiuta a proteggere il cuore del sesso maschile. Gli uomini che hanno rapporti sessuali regolari, infatti, hanno fino al 45% di probabilità in meno di sviluppare patologie cardiache rispetto a quelli che fanno l'amore una volta al mese. Non si può ancora dire che lo stesso valga per le donne. Ora i ricercatori americani, che hanno effettuato l'indagine, chiedono ai medici di vagliare l'attività sessuale dei pazienti al momento di valutare il rischio di malattie cardiache. Anche se a lungo il sesso è stato considerato un toccasana per la salute fisica e mentale, sono stati pochi gli studi scientifici condotti per dimostrare i benefici che frequenti rapporti possono avere su malattie importanti come quelle del cuore. I ricercatori del New England Research Institute, nel Massachusetts, hanno seguito l'attività sessuale di uomini tra i 40 e i 70 anni, che stavano prendendo parte a un progetto a lungo termine chiamato 'Massachusetts Male Ageing Study', che ha avuto inizio nel 1987. <span id="result_box" class="long_text"><span style="background-color: rgb(255, 255, 255);" title="The Massachusetts Male Aging Study was a community based, random sample observational survey of noninstitutionalized men 40 to 70 years old conducted from 1987 to 1989 in cities and towns near Boston, Massachusetts." onmouseover="this.style.backgroundColor='#ebeff9'" onmouseout="this.style.backgroundColor='#fff'"> </span><span style="background-color: rgb(255, 255, 255);" title="Blood samples, physiological measures, socio-demographic variables, psychological indexes, and information on health status, medications, smoking and lifestyle were collected by trained interviewers in the subject's home." onmouseover="this.style.backgroundColor='#ebeff9'" onmouseout="this.style.backgroundColor='#fff'">I campioni di sangue, le misure fisiologiche, variabili socio-demografiche, gli indici psicologici, e le informazioni sullo stato di salute, i farmaci, il fumo e lo stile di vita sono stati raccolti e presi inconsiderazione da intervistatori che si sono recati nelle case dei soggetti. </span><span style="background-color: rgb(255, 255, 255);" title="A self-administered sexual activity questionnaire was used to characterize erectile potency." onmouseover="this.style.backgroundColor='#ebeff9'" onmouseout="this.style.backgroundColor='#fff'">Un questionario autosomministrato sull' attività sessuale è stata usato per caratterizzare la potenza erettile.</span></span><br /><span id="result_box" class="long_text"><span style="background-color: rgb(255, 255, 255);" title="A self-administered sexual activity questionnaire was used to characterize erectile potency." onmouseover="this.style.backgroundColor='#ebeff9'" onmouseout="this.style.backgroundColor='#fff'">Ovviamente la variabile piu' legata all'insorgenza dell' impotenza sessuale è risultata essere quella dell' età. Un'altra variabile è stata quella di malattie cardiache, diabete, ipertensione, depressione, fumo, colesterolo alto. Tenute quindi conto le differenze tra paziente e paziente i ricercatori</span></span><span id="result_box" class="long_text"><span style="background-color: rgb(255, 255, 255);" title="They found it boosted levels of immunoglobulin A or IGA which binds to organisms that invade the body and then activates the immune system to destroy them."> hanno trovato livelli di immunoglobulina A o IgA,</span></span> molecole coinvolte nella risposta immunitaria dell'organismo umano, piu' alti <span id="result_box" class="long_text"><span style="background-color: rgb(255, 255, 255);" title="They found it boosted levels of immunoglobulin A or IGA which binds to organisms that invade the body and then activates the immune system to destroy them.">tra chi praticava sesso tutte le settimana.</span></span><br /><span id="result_box" class="long_text"><span style="background-color: rgb(255, 255, 255);" title="They found it boosted levels of immunoglobulin A or IGA which binds to organisms that invade the body and then activates the immune system to destroy them.">Un precedente studio del </span></span>National Cancer Institute aveva sottolineato come anche la masturbazione riducesse lo sviluppo di cancro alla prostata.<br /></div>bibhttp://www.blogger.com/profile/17578010332719766077noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2842314285906963085.post-12973716044843642952009-11-01T01:57:00.000-07:002009-11-01T02:05:02.429-08:00Il ciclo delle mestruazioni, ipomenorrea e ipermenorrea<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOnSmrO0ZXtyhDr3JAy6SnLx4gl4RkfPAGcjt66R_Hi5Y3wTZS7mDhSt6L1V20gH577c7DvuEY_mAVqFcvbKztwLQNRow_fjuFOAtnTCNXKqLdbw6okizibTTu0hNtBId54yiOxTYVNWw4/s1600-h/mestruazioni.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 196px; height: 146px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOnSmrO0ZXtyhDr3JAy6SnLx4gl4RkfPAGcjt66R_Hi5Y3wTZS7mDhSt6L1V20gH577c7DvuEY_mAVqFcvbKztwLQNRow_fjuFOAtnTCNXKqLdbw6okizibTTu0hNtBId54yiOxTYVNWw4/s320/mestruazioni.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5399072591480628114" border="0" /></a>Normalmente le mestruazioni si succedono regolarmente ogni ventotto giorni. Vi sono dei casi però in cui questo ritmo non viene rispettato: quando si verifica un raccorciamento dell'intervallo<br />fra una mestruazione e l'altra, si parla di <span style="font-weight: bold;">proiomenorrea</span>, mentre quando si osserva un aumento dell'intervallo fra le mestruazioni, si parla di <span style="font-weight: bold;">opsomenorrea</span>. Sia la diminuzione sia l'aumento<br />dell'intervallo fra le mestruazioni, però, non hanno significato patologico di per se stessi: è possibile infatti che donne presentino tali modificazioni fin dalla pubertà. In questi casi tali<br />modificazioni del ritmo mestruale, se così le possiamo chiamare, sono del tutto fisiologiche. Diventano segno di alterazioni del meccanismo regolatore del ciclo mestruale se invece compaiono in donne che per un certo periodo di tempo hanno presentato intervalli regolari fra una mestruazione e l'altra.<br />In altre parole, ciò che ha significato patologico è il fatto che gli intervalli fra le mestruazioni non siano regolari. Generalmente queste alterazioni non si presentano isolate, ma sono accompagnate anche da alterazioni della quantità e della durata delle mestruazioni.<br />L'irregolarità degli intervalli fra le mestruazioni è segno o di irregolarità dell'ovulazione (a sua volta legata a irregolarità della funzione ipofisaria), oppure a irregolar sensibilità<br />dell'endometrio agli stimoli degli estrogeni e del progesterone.<br />Per poter determinare con precisione l'alterazione che si trova alla base di questi disturbi sono necessari prolungati esami clinici, in modo che la terapia possa intervenire nel modo più efficace<br />possibile.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">ALTERAZIONI DELLA QUANTITÀ DELLE MESTRUAZIONI</span><br />La quantità di sangue eliminata a ogni mestruazione si aggira sui 100-200 grammi: quando tale quantità diminuisce, si parla di <span style="font-weight: bold;">ipomenorrea</span>, mentre quando aumenta, si parla di <span style="font-weight: bold;">ipermenorrea</span>.<br />Se la quantità aumenta in modo molto considerevole, tale da assumere l'aspetto di una vera e propria emorragia, si parla allora di <span style="font-weight: bold;">menorragìa</span>. Queste variazioni quantitative si accompagnano anche con variazioni della durata del flusso mestruale: la ipomenorrèa è associata con una diminuzione della durata (oligomenorrea), mentre la ipermenorrea con aumento della durata del flusso (polimenorrea).<br />Le cause che la determinano sono simili a quelle che intervengono nel produrre l'amenorrea: esse sono essenzialmente legate a disfunzioni ovariche e uterine. Tra le disfunzioni ovariche ricordiamo soprattutto una insufficiente produzione di ormoni estrogeni, i fenomeni regressivi a carico dell'ovaio in seguito a processi infiammatori e l'infantilismo ovarico. Sulla funzione ovarica possono poi riflettersi anche alterazioni endocrine ipofisarie o tiroidee.<br />Quando la causa dell'ipomenorrea risiede nell'utero, entrano in gioco soprattutto le lesioni dell'endometrio in seguito a interventi operativi, oppure la diminuzione della sensibilità dell'endometrio agli stimoli ovarici.<br />L'ipomenorrea non rappresenta un disturbo grave: tuttavia non deve essere trascurata. La cura, come in tutti i disturbi della mestruazione, non deve essere diretta semplicemente a far scomparire il segno più evidente (cioè l'alterazione della mestruazione), ma deve essere indirizzata verso la causa prima che lo ha determinato: la regolarizzazione della mestruazione è la conseguenza della sua eliminazione.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">LA IPERMENORREA E LA MENORRAGIA</span><br />Se da un lato non è possibile fare una netta distinzione tra ipermenorrea e menorragia da un punto di vista clinico, dall'altro lato non è possibile neppure stabilire una differenza tra le cause che determinano queste disfunzioni. Il motivo per cui la quantità di sangue eliminata con la mestruazione è supcriore alla norma e il flusso si protrae per un periodo maggiore sta essenzialmente nel fatto che esiste un'alterazione della capacità dell'utero di frenare la fuoruscita del sangue (emostasi), al momento del distacco dello strato funzionale della mucosa.<br />Se esiste una congestione della mucosa uterina alla quale si somma quella fisiologicamente dovuta alla mestruazione, è evidente che i mezzi di emostasi saranno insufficienti.<br />D'altra parte se la capacità contrattile del miometrio è minore della norma, i fasci muscolari attraverso cui passano le arterie destinate all'endometrio non saranno in grado di comprimerle a sufficienza al momento del distacco dello strato funzionale: una certa quantità di sangue continuerà quindi a passare attraverso esse, e ciò si manifesterà all'esterno con un aumento della quantità e della durata del flusso mestruale.<br />Se poi esiste una malattia generale che determina una diminuzione della coagulabilità del sangue, questa si manifesterà anche con alterazioni a carico del ciclo mestruale.<br />La prima evenienza si verifica negli stati in cui l'endometrio è congestionato in seguito a processi infiammatori acuti (endometriti), a prolasso o a retrodeviazione dell'utero (che spesso sono causa di stasi venosa nell'utero), a fibroma a sede sottomucosa o interstiziale, a polipi dell'endometrio o del collo dell'utero, a tumori maligni dell'utero, a cndometriosi, a tumori di altri organi addominali che esercitano compressione o determinano stasi venosa nell'utero.<br />Un eccessivo stato di congestione dell'endometrio può essere determinato anche da alcuni atteggiamenti obbligati che vengono presi per ragioni di lavoro (ad es. cucire a macchina per periodi prolungati), dalla pratica di sport violenti, dagli strapazzi sessuali.<br />Una diminuzione della capacità contrattile della muscolatura si ha nel caso di insufficiente sviluppo uterino, e nella fibrosi: in queste condizioni si verifica un aumento del tessuto connettivo rispetto al tessuto muscolare, che vede cosi diminuita la sua capacità di azione.<br />Anche alterazioni della funzionalità ovarica possono determinare ipermenorrea. Nel caso di una eccessiva produzione di estrogeni, la mucosa uterina si arresta in fase piolilerativa, le ghiandole diventano molto voluminose, e lo spessore della mucosa diviene considerevole. Mancando la stimolazione prodotta dal progesterone, non avviene il passaggio alla fase secretiva, e non si verifica una regolare mestruazione; tuttavia, a un certo momento, la mucosa inspessita va in necrosi e si sfalda, determinando una considerevole perdita di sangue. Nel caso invece che si verifichi un'insufficiente produzione di estrogeni, il meccanismo con cui si verifica l'ipermenorrea è completamente diverso: la scarsezza di estrogeni è causa di un insufficiente sviluppo della muscolatura uterina, e questo fatto è a sua volta causa della diminuzione dell'emostasi. Anche un eccesso di progesterone può determinare ipermenorrea.<br />Tra le malattie generalizzate che si ripercuotono sulla funzione mestruale, determinando ipermenorrea, ricordiamo le malattie del sangue che causano una diminuzione della sua coagulabilità: la porpora trombopenica; le leucemie: le malattie di cuore; l'ipertensione arteriosa; alcune malattie infettive, nelle quali le tossine prodotte dai germi patogeni causano lesioni ai capillari della mucosa dell'utero.</div>bibhttp://www.blogger.com/profile/17578010332719766077noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2842314285906963085.post-71431430383292117452009-10-04T09:34:00.000-07:002009-10-04T09:50:57.529-07:00Lo scompenso cardiaco: l'edema polmonare<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi48KEYs5tVejed_jcZnyPf2Fh3CTPyWZpSJWXovINnfcQ6lXmZHBwjP8ZtB7f9tdxMQuqBO0sWOvTnndrirmb6ALvu3tnsZPJ9wx25bHK3ucOg1YQakGjuFz8jfuI9faR_nCYKDkVzvhJZ/s1600-h/scompensocardiaco"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 234px; height: 176px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi48KEYs5tVejed_jcZnyPf2Fh3CTPyWZpSJWXovINnfcQ6lXmZHBwjP8ZtB7f9tdxMQuqBO0sWOvTnndrirmb6ALvu3tnsZPJ9wx25bHK3ucOg1YQakGjuFz8jfuI9faR_nCYKDkVzvhJZ/s320/scompensocardiaco" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5388788239921870050" border="0" /></a>L'edema polmonare è la crisi di scompenso acuto del ventricolo sinistro. Spesso, secondo le condizioni morbose che hanno determinato lo scompenso, può essere maggiormente leso l'uno o l'altro dei ventricoli cardiaci. Se la diminuita capacità di contrazione interessa maggiormente il ventricolo sinistro, si può creare una situazione di questo tipo: al cuore arriva, attraverso le vene che raccolgono il sangue proveniente da tutto l'organismo, una notevole quantità di sangue; il ventricolo destro riesce a spingerlo nei polmoni; quando però il sangue, superata la barriera polmonare, raggiunge il ventricolo sinistro, questo non ha la forza di convogliarlo tutto nell'aorta. <span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Si determina cosi un ristagno di sangue al di sopra del ventricolo sinistro, cioè nell'albero polmonare; si verifica in altri termini una congestione acuta polmonare</span>. Si scatena allora una crisi di <span style="font-weight: bold; font-style: italic;">dispnea</span> (difficoltà di respirazione), crisi che va sotto il nome di asma cardiaco. Se la crisi non cessa rapidamente, dai capillari polmonari, sofferenti per l'eccessivo carico sanguigno e per la deficienza di ossigeno cui sono sottoposti, incomincia a uscire del liquido che, riempiendo gli alveoli polmonari, impedisce lo svolgimento dei normali scambi gassosi tra sangue e aria: viene a diminuire in tal modo il carico di ossigeno da parte del sangue. È questo <span style="font-weight: bold;">l' edema polmonare</span>. La difficoltà respiratoria in questo caso aumenta, divenendo un'angosciosa lotta da parte del paziente contro l'asfissia.<br />L'accesso si scatena con maggiore frequenza durante la notte per il più forte afflusso di sangue al cuore a causa della posizione supina. Manca cioè lo scarico del sangue verso le regioni declivi dell'organismo, che il paziente provoca stando seduto, specie se tiene le gambe a terra. A ciò si aggiungono fenomeni riflessi, di grande importanza per lo scatenarsi dell'attacco. La crisi è in genere drammatica, ma agevolmente controllabile con i farmachi a disposizione. Naturalmente sarà tanto più facile risolverla, quanto meno grave sarà la compromissione cardiaca di fondo. La sintomatologia regredisce comunque, nella maggior parte dei casi, entro breve tempo, lasciando il paziente stanchissimo.<br />Le cause dello scompenso cardiaco sono da ricercare in tutte le malattie cardiache che abbiano determinato notevoli lesioni a carico del cuore. È inutile quindi starle ad elencare, tra le più frequenti, i vizi cardiaci, quali la stenosi e l'insufficienza mitralica (cioè della valvola che mette in comunicazione l'atrio con il ventricolo sinistro) e la stenosi e l'insufficienza aortica (cioè delle valvole semilunari dell'aorta). I vizi però non si instaurano da soli; possono essere causati dalla lue, da altre malattie infettive, ma soprattutto dal reumatismo. Combattendo questo, quindi, si combatte lo scompenso nel miglior modo possibile: prevenendolo.<br />Un'altra causa molto più difficile da prevenire, almeno fino ad oggi, è l'arteriosclerosi che può colpire tutti i distretti dell'organismo; rendendo le arterie dure e anelastiche, essa sottopone il cuore a un superlavoro, ma soprattutto, interessando anche le arterie coronarie, diminuisce l'afflusso di sangue, e quindi di ossigeno, al cuore. A lungo andare il cuore risente gravemente di questo stato di cose finchè si cade nello scompenso.<br />Le miocarditi e l'ipertiroidismo sono anch'essi in causa con una certa frequenza.</div>bibhttp://www.blogger.com/profile/17578010332719766077noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2842314285906963085.post-62214683879434583212009-09-18T07:38:00.000-07:002009-09-18T07:49:58.037-07:00Tumori alla bocca, consigli per evitarlo<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZiibt1OBNEJzgb0_OekVW1ET9lBP7gZxznWSGhDVzja2K5EUuqCPZdKLf-Nm4LdrxNhqiHXvpLx_XkpT5k68Fdq_cqkJb1c39LIp5jx2oTcAEoQ63QBj8NxZny8snP563i_e_jfGc_IG4/s1600-h/tumoribocca.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 229px; height: 235px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZiibt1OBNEJzgb0_OekVW1ET9lBP7gZxznWSGhDVzja2K5EUuqCPZdKLf-Nm4LdrxNhqiHXvpLx_XkpT5k68Fdq_cqkJb1c39LIp5jx2oTcAEoQ63QBj8NxZny8snP563i_e_jfGc_IG4/s320/tumoribocca.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5382819615172743618" border="0" /></a>Di tutti i tumori che colpiscono gli uomini il 4% si sviluppano nel cavo orale mentre nelle donne l'incidenza e dell' 1%. Per sensibilzzare i cittadini a questo tipo di neoplasia è in corso la terza edizione dell'Oral Cancer Day organizzato dall'Associazione nazionale dentisti italiani (Andi), che si concluderà il 22 settembre 2009,si daranno consigli per evitare l'insorgenza dei tumori alla bocca.Inoltre è stato messo a disposizione un numero verde dentisti, 800911202.<br />Nel Regno Unito i casi di tumori alla bocca sono aumentati del 28% negli uomini intorno ai 40 anni e del 20% nei giovani fino a 30 anni, il tutto è dovuto all' abuso dell' alcol.<br />Negli ultimi anni il tasso di mortalità è in lento, ma costante aumento a tutte le età e segue quello delle neoplasie polmonari, con le quali condivide alcune cause. Ma, se scoperto in tempo, questo tipo di tumore è facilmente curabile nel 90% dei casi. È bene sapere, però, che il rischio di carcinoma orale è da 6 a 28 volte superiore nei fumatori e aumenta se si associa al consumo di alcolici.La prevenzione, una corretta igiene orale e stili di vita sani sono dunque alla base per impedire l'insorgere della malattia.<br /><br />Questi i consigli dei dentisti Andi per prevenire il carcinoma orale ed i tumori alla bocca: 1)alimentazione ricca di frutta e verdura, pochi grassi<br /> 2) smettere di fumare<br /> 3) evitare di bere superalcolici con regolarità e non consumare vino fuori dai pasti<br />4) Non fumare e bere alcolici contemporaneamente nella stessa giornata<br />5) Mantenere una bocca sana e ben curata: per questo motivo consultare con regolarità un dentista. In particolare protesi vecchie e/o inadeguate devono essere rifatte<br /> 6) Autoesaminare periodicamente la bocca, ma attenzione: controllare tutta la bocca, sopra e sotto la lingua, la parte laterale della lingua, le guance, il palato fino all'ugola<br /> 7) Se in bocca compaiono lesioni come macchie o placche bianche e/o rosse, ferite croniche che non tendono a guarire, denti guasti e/o gengive gonfie o malate, consultare uno specialista per la diagnosi precisa<br /> 8) Lo specialista, se diagnostica una precancerosi o una lesione cronica, proporrà di asportarla: non rifiutare<br />9) Le persone oltre i 40 anni (soprattutto di sesso maschile) che fumano e/o consumano quotidianamente alcolici e superalcolici o non hanno una bocca curata devono sottoporsi ogni anno con regolarità a una visita di prevenzione.</div>bibhttp://www.blogger.com/profile/17578010332719766077noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2842314285906963085.post-35670183455102069302009-09-01T01:04:00.000-07:002009-11-01T02:12:40.781-08:00Scoperto il gene che rende rossa la mela<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUzF0XLqoL0o0xaLZcyL72tJWC0p-f5WxCo9HImwL3lYzqqEbqGWREcTGZcnxir6eb84IgOJGuEOl4Ca_VQpUTzknKfiZo2xmgUp75XeVk5fV4CHi9R5f9bxiDN9VGT9llCt09MAGbsLWG/s1600-h/genemelarossa.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 193px; height: 213px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUzF0XLqoL0o0xaLZcyL72tJWC0p-f5WxCo9HImwL3lYzqqEbqGWREcTGZcnxir6eb84IgOJGuEOl4Ca_VQpUTzknKfiZo2xmgUp75XeVk5fV4CHi9R5f9bxiDN9VGT9llCt09MAGbsLWG/s320/genemelarossa.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376407156646154706" border="0" /></a>Gli scienziati hanno rintracciato e decifrato quel codice del DNA responsabile di rendere di quel rosso acceso la mela, una scoperta che secondo loro porterà ad avere frutta più sana e colorata.Un team internazionale, guidato dall' Università di Auckland in Nuova Zelanda, ha svolto una ricerca che ha analizzato un gene chiamato antociano che in realtà controlla la produzione del pigmento rosso nella polpa di mela.<br />Le antocianine sono pigmenti prodotti dai vegetali di colori spaziano dal rosso fino al viola e blu. Oltre a rendere più attraente la frutta, queste antocianine sono potenti antiossidanti e vi sono prove crescenti che hanno effetti benefici sulla salute. Per gli allevatori di mele la scoperta può essere interessante, l'obiettivo sarebbe quello di creare frutti saporiti dal colore attraente: mentre la mela rossa è più attraente quella gialla ha un gusto superiore, l'intento è di sfruttare l'attrattiva di una con il gusto dell' altra e creare il giusto mix. Così come la scoperta può dare il via per la riproduzione di nuove mele, lo potrebbe fare per altri tipi di frutti e piante da coltivazione, il tutto alla faccia delle coltivazioni biologiche. Evviva la manipolazione genetica!</div><br /><a href="http://www.giorgiotave.it/directory/">Gt directory</a>bibhttp://www.blogger.com/profile/17578010332719766077noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2842314285906963085.post-70388964127495027812009-08-09T07:05:00.000-07:002009-08-09T07:42:26.206-07:00Che cos'è la scabbia, malattia contagiosa<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjz3vNtDPlXrK9zRyDyoVSVumZ1ITyJrhjJHkUedfaD_gIJDOM8-nX4wvEwWyFsM0oEw-Omr88q69kgBel1m6V2VffU7-CfTtwqGBePF2EDW3rZsR_s_bLwsaRr50HHKJ8W-EZsZFeQc0Cz/s1600-h/scabbia.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 235px; height: 176px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjz3vNtDPlXrK9zRyDyoVSVumZ1ITyJrhjJHkUedfaD_gIJDOM8-nX4wvEwWyFsM0oEw-Omr88q69kgBel1m6V2VffU7-CfTtwqGBePF2EDW3rZsR_s_bLwsaRr50HHKJ8W-EZsZFeQc0Cz/s320/scabbia.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5367974024802274914" border="0" /></a>La scabbia è una malattia contagiosa della pelle dovuta alla presenza di un parassita nell' epidermide: un acaro, il Sarcoptes Scabiei. La scabbia è nota sin dall'antichità: la presenza di un animaletto nelle lesioni cutanee era probabilmente conosciuta da Aristotele, fu nel 1834 che uno studente còrso, il Renucci, dimostrò davanti a medici famosi, nel più glorioso ospedale parigino di malattie cutanee, la presenza del parassita nelle lesioni epidermiche.<br /><br />Com'è fatto, come vive e si sviluppa il parassita della scabbia? Ha un corpo ovoidale, piatto, giallastro, con quattro paia di zampe, alcune provviste di ventose, altre di spazzole. È grande «la 0,8 a 0,4 millimetri. Il maschio è più piccolo della femmina: misura circa la metà. La femmina, alla quale soprattutto si deve l'infezione, procede sotto lo strato più esterno della cute, lo strato corneo, formando delle gallerie o cunicoli. Depone da due a cinque uova al giorno, dalle quali nello spazio di sette-otto giorni nascono le larve che lasciano il cunicolo e si annidano in minuscole cellette sulla superficie della pelle. Le larve che hanno solo tre paia di zampe si trasformano in ninfe le quali dopo 2 « mutazioni » diventano parassiti adulti, maschi e femmine. I parassiti abbandonano durante il giorno, ma soprattutto di notte, le loro abitazioni e vagano sulla cute; nel corso di queste peregrinazioni il maschio scopre la femmina e si accoppia. Il ciclo completo da uovo a uovo dura in media 28 giorni.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">I SINTOMI, LE CARATTERISTICHE E LE SEDI DELLE LESIONI DELLA SCABBIA:</span><br />il periodo di latenza tra contagio e inizio della malattia varia da pochi giorni a parecchie settimane. Il primo segno è un prurito violento, insopportabile durante la notte in corrispondenza delle escursioni dei parassiti. Inizialmente esso è localizzato presumibilmente nel luogo del contagio; si generalizza poi rapidamente, risparmiando però il viso, il cuoio capelluto e il collo. È piuttosto comune che il prurito interessi altri membri della famiglia o della comunità, è un utilissimo campanello di allarme, che va attentamente valutato. L'eruzione è formata da due tipi di lesioni:<br /><span style="font-weight: bold;">a) Lesioni, non specifiche</span>: si tratta di piccole rilevatezze (papule) rosse, escoriate, ricoperte da crosticine siero ematiche. Le strie da grattamento sono poco numerose, certamente minori di quelle delle infestioni da pidocchi. A volte si notano lesioni orticarìoidi ed eczematose.<br /><span style="font-weight: bold;">b) Lesioni specifiche:</span> non sono sempre evidenti; occorre cercarle con pazienza e metodo. Sono le « gallerie o cunicoli », scavate dalla femmina nel suo cammino nello strato corneo. Si tratta di linee tortuose, spesso interrotte, fini come se fossero tracciate dalla punta di una matita. Sono lunghe da mezzo a un centimetro, di colorito grigio-rossastro. Nella galleria, a una estremità si nota una rilevatezza : l'eminenza acarica in cui si trova il parassita, che può essere snidato con un ago sottile; il resto del cunicolo è occupato dalle uova, dalle larve e dagli escrementi.<br />Le altre lesioni specifiche sono vescicole perlacee, trasparenti, poco rilevate, localizzate per lo più negli spazi interdigitali e meno specifiche delle gallerie.Le sedi delle lesioni sono caratteristiche: gli spazi interdigitali, il palmo della mano, la pianta dei piedi, le ascelle, i seni, la regione pcriombelicale, il glande. La faccia è sempre indenne e il dorso è in genere rispettato.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">L'EVOLUZIONE E LE COMPLICAZIONI</span><br />La scabbia deve essere affrontata molto energicamente e con tempestività; non c'è, infatti; nessuna speranza che possa guarire da sola, anche se a lungo andare il malato può essere indotto a crederlo, perché il prurito diminuisce di intensità.<br />Le complicazioni più frequenti sono le infezioni da germi piogeni e l'eczema, che si impiantano con facilità sulle lesioni scabbiose. La terapia per la scabbia è farmacologica con soluzioni a base di lindano, benzoato di benzile, permetrina al 5%, importante la disinfestazione del vestiario.<br /></div>bibhttp://www.blogger.com/profile/17578010332719766077noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2842314285906963085.post-27107565648747746402009-08-09T06:46:00.000-07:002009-08-09T06:55:25.506-07:00Il conteggio dei globuli rossi e globuli bianchi<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtMGiudEjOscmtxoKazMYIeivmx92mvK4k3uyQtAnUCRMd-efHW2NGOELxToEbqUTeV_EOzhS8cXxP5nzKa1jPwavSrpop9Gna8ulqEK3x84cKK-HN8ZlvIkNqgNrVx-jhs0N368s7iIp1/s1600-h/esamisangue.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 300px; height: 255px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtMGiudEjOscmtxoKazMYIeivmx92mvK4k3uyQtAnUCRMd-efHW2NGOELxToEbqUTeV_EOzhS8cXxP5nzKa1jPwavSrpop9Gna8ulqEK3x84cKK-HN8ZlvIkNqgNrVx-jhs0N368s7iIp1/s320/esamisangue.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5367960996668004162" border="0" /></a>In condizioni normali nel sangue dell' uomo sono presenti 4,8-5,4 milioni di globuli rossi <span style="font-weight: bold;">(eritrociti)</span> per millimetro cubo; nel sangue della donna il valore è leggermente inferiore: 4,2-4,8 milioni. Questo valore tuttavia non è sempre costante: può variare infatti sia in alcune condizioni che, pur non essendo espressione di uno stato morboso, rappresentano una situazione particolare in cui si viene a trovare l'organismo (condizioni fisiologiche) sia in alcune condizioni decisamente patologiche. Un aumento di globuli rossi si ha ad esempio quando l'indivìduo compie sforzi muscolari, quando è sottoposto a bruschi aumenti di temperatura o a una diminuzione della pressione atmosferica, oppure quando si trova in particolari stati emotivi; una diminuzione di globuli rossi si ha invece quando aumenta la pressione atmosferica.<br />Queste variazioni rappresentano una risposta dell'organismo a particolari situazioni, perciò (piando cessano le condizioni che hanno determinato la diminuzione o l'aumento degli eritrociti, il loro numero ritorna più o meno rapidamente ai valori normali.<br />Anche per cause patologiche la concentrazione dei globuli rossi può allontanarsi dai valori medi, aumentando o diminuendo.<br />Un aumento si può riscontrare, ad esempio, in individui che sono affetti da enfisema polmonare o da altri disturbi dell'apparato respiratorio che impediscono una perfetta ossigenazione del sangue, o che presentano malformazioni congenite di cuore, oppure che sono intossicati da sostanze chimiche (arsenico, fosforo, ecc.). Un numero di globuli rossi veramente notevole si ha nella poliglobulìa, una malattia dovuta a un'alterazione del midollo osseo che produce un'enorme quantità di globuli rossi: in alcuni casi, infatti, se ne sono riscontrati anche 14 milioni per millimetro cubo.<br />Una riduzione degli eritrociti si verifica invece in quelle malattie che sono note col nome di <span style="font-weight: bold;">anemie</span>. Tuttavia il loro valore non può scendere al di sotto di un certo limile: <span style="font-style: italic; font-weight: bold;">sembra che il numero minimo di globuli rossi compatibile con la vita si aggiri intorno a 1 milione per millimetro cubo.</span><br /><br /><span style="font-weight: bold;">CONTEGGIO DEI GLOBULI BIANCHI</span>:<br />Il valore normale dei globuli bianchi <span style="font-weight: bold;">(leucociti)</span> è di 5000-10 000 per millimetro cubo di sangue. I metodi di prelievo e di conteggio sono simili a quelli usati per i globuli rossi. Come per i globuli rossi, anche il numero dei leucociti può subire variazioni sia in condizioni fisiologiche sia in condizioni patologiche. Un aumento fisiologico di globuli bianchi (leucocitòsi) si ha ad esempio nella gravidanza, durante il parto, nel periodo delle mestruazioni oppure in seguito a particolari stati d'animo (paura, dolore, ecc.). Una leucocitosi, questa volta come espressione di stati morbosi, si può riscontrare anche nelle leucemie, in alcune malattie infettive e infezioni.<br />Altre malattie infettive determinano invece una diminuzione dei leucociti (leucopenìa); la stessa situazione si riscontra in seguito all'azione lesiva di agenti fisici o chimici sul midollo osseo (come avviene ad esempio con raggi X e benzolo).<br /></div>bibhttp://www.blogger.com/profile/17578010332719766077noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2842314285906963085.post-36611135607369567522009-08-09T01:19:00.000-07:002009-08-09T01:28:23.058-07:00Che cos'è l'enuresi notturna o incontinenza notturna<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiemhpT8UHAjBuyb3wv6AQ9DVLbVr59MtOiHth8AFWQEpP59BEUNa9A14r9XIEW6HE74FZhfflMKBgG4nDnaGhXInPFDq9HB2D4jGxsN_SdqJSCFVHh92oBGvfmaH7j_aPj-BePwMs7T2ZY/s1600-h/enuresinotturna.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 226px; height: 148px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiemhpT8UHAjBuyb3wv6AQ9DVLbVr59MtOiHth8AFWQEpP59BEUNa9A14r9XIEW6HE74FZhfflMKBgG4nDnaGhXInPFDq9HB2D4jGxsN_SdqJSCFVHh92oBGvfmaH7j_aPj-BePwMs7T2ZY/s320/enuresinotturna.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5367877795081094818" border="0" /></a>Che cos'è l' enuresi notturna anche detta incontinenza notturna? È la definizione in termine medico di una situazione relativamente frequente nell'età infantile, vale a dire, dell'emissione involontaria e incosciente di urina, che sopraggiunge più spesso durante il sonno.<br />Si tratta di una turba a carattere psicogeno, in quanto nel maggior numero dei casi l'apparato urinario è perfettamente integro e la minzione avviene in modo normale, mentre alterato o addirittura mancante è il controllo psichico per il quale tale atto fisiologico diviene volontario e cosciente.<br /><br />I MECCANISMI CHE REGOLANO L'EMISSIONE DI URINA:l'urina, continuamente escreta dai reni, giunge, attraverso gli ureteri, nella vescica dove si raccoglie, fino a che, raggiunta una certa quantità, non viene emessa all'esterno con l'atto volontario della minzione. In condizioni normali nell'adulto, quando insorge il desiderio di urinare, l'atto viene trattenuto fino a che non si presentino condizioni adatte alla sua attuazione. Tale continenza si realizza col controllo volontario dell'azione bilanciata di due muscoli: lo sfintere, le cui fibre disposte ad anello circondano lo sbocco della vescica nell'uretra e rimanendo contratte assicurano la perfetta tenuta del globo vescicale; e il detrusore che, normalmente rilassato, entra in azione quando, per accumulo di urina, la distensione della parete vescicale supera un certo limite; allora si contrae fortemente, come a spremere la vescica, mentre lo sfintere si rilassa e l'urina esce all'esterno .<br />Nel neonato non sono ancora sviluppati i meccanismi nervosi per i quali la minzione viene volontariamente inibita; per cui, quando la tensione della vescica stimola il detrusore a contrarsi, il bambino immediatamente si bagna.<br />Fino a una certa età quindi l'enuresi è un fatto fisiologico. Dal secondo anno di vita, sotto l'influsso specialmente dell'educazione, gradualmente si crea il meccanismo di inibizione volontaria grazie al quale il tono dello sfintere aumenta, mentre quello del detrusore diminuisce. Il controllo sulla muscolatura vescicale, con l'esercizio, diventa automatico e spontaneo, mentre la minzione diventa possibile solo quando la volontà lo concede.<br />Si comprende facilmente che cosa avviene in un individuo durante il sonno: la progressiva distensione della parete vescicale rafforza la contrazione dello sfintere e inibisce il detrusore; tuttavia, raggiunto il grado di massimo riempimento vescicale, la minzione diventa inevitabile, e poiché è ormai un atto volontario e cosciente, non si compie nel sonno, ma il desiderio di urinare provoca il risveglio.<br />Questo meccanismo nel bambino, si sviluppa gradualmente in un tempo variabile da soggetto a soggetto e in rapporto a vari fattori sia psicologici sia ambientali; il controllo volontario della minzione durante il giorno è abbastanza precoce, mentre agli inizi sfugge nelle ore notturne, fino a che, acquisito un automatismo sufficiente, il bambino non bagnerà piu' il letto. Quando il normale processo evolutivo si arresta, il controllo della minzione rimane incompleto e, secondo lo stadio di sviluppo raggiunto dal soggetto, si hanno forme piu' o meno gravi; tra queste vi è l'enuresi notturna. Essa rappresenta il caso meno preoccupante, in quanto guarisce generalmente prima della pubertà.</div>bibhttp://www.blogger.com/profile/17578010332719766077noreply@blogger.com0