Come funziona l'operazione agli occhi con il laser

La storia degli occhiali da vista affonda le radici nel lontano Medioevo e all’interno dei confini veneziani dove, quasi per caso, i cosiddetti “cristallieri”, artigiani impegnati nella lavorazione del cristallo di Rocca, inventarono i cosiddetti “vetri per leggere”. Nel corso dei secoli, gli occhiali hanno aggiunto precisione alle lenti e design al proprio look, e sono stati affiancati sempre più dalle più comode lenti a contatto. Nemmeno la tecnologia e la moda però sono riusciti a far perdere loro la definizione di “accessori”, intendendo con questo termine la percezione di “oggetti esterni” da parte di molte persone affette da problemi della vista come miopia, astigmatismo e ipermetropia. Pur essendo indispensabili, occhiali e lenti a contatto infatti spesso sono vissuti come “altro”, come elementi necessari per vedere bene ma “ingombranti”. Non è un caso che sempre più individui decidano di rivolgersi all’unica soluzione disponibile per dire definitivamente addio a occhiali e lenti: la chirurgia refrattiva.

Uno studio che ha fatto la Storia
Benché non così “antichi” come gli occhiali, gli studi sulla chirurgia refrattiva possono vantare oggi già 100 anni di vita (in Italia è arrivata nel 1990), nel corso dei quali gli studiosi si sono avvicendati per trovare la migliore tecnica di correzione definitiva dei difetti di refrazione dell’occhio. Nel corso dei decenni si è passati dall’estrazione del cristallino per la correzione della miopia alle tecniche incisionali (cheratomia radiale), dalle tecniche di cheratomileusi al più moderno utilizzo del laser a eccimeri e del laser allo stato solido a Femtosecondi, oltre che alle nuove lenti intraoculari, dette anche “lenti fachiche”. I vizi refrattivi della vista sono dovuti a un difetto di focalizzazione delle immagini sulla retina. Tali vizi sono corretti dal laser, che agisce modificando la forma della superficie corneale e creando così una sorta di “lente biologica” correttiva.
Molto spesso, si affidano alla chirurgia refrattiva i giovani che non vivono serenamente il proprio rapporto con occhiali e lenti a contatto. A questi si aggiungono poi tutti coloro che presentano forti difetti visivi o difetti molto sbilanciati tra un occhio e l’altro, che soffrono di intolleranza alle lenti, o svolgono attività lavorative dove l’uso di lenti costituisce un problema.

Un raggio laser per gli occhi per ogni esigenza
Al giorno d’oggi la tecnologia ha messo a disposizione dei chirurghi diverse tecniche per effettuare interventi di chirurgia refrattiva, tutti accomunati da un unico elemento: il laser. Esistono infatti diverse tecniche, ognuna con le proprie caratteristiche: la tecnica “PRK” nella quale si usa il laser a eccimeri; la “LASEK”, molto simile alla prima; il trattamento “LASIK”; la tecnologia più innovativa utilizza il laser a Femtosecondi come Intralase che ha completamente sostituito l’uso del micricheratomo a lama usato nella Lasik.
Oggi l’intervento dei difetti visivi come miopia, ipermetropia e astigmatismo possono essere corretti con estrema sicurezza e precisione utilizzando due lasers: il laser a Femtosecondi, Intralase, per la separazione di un sottile strato di cornea e il laser ad Eccimeri per la fotoablazione del tessuto corneale per la correzione del difetto refrattivo.
Questa metodica è chiamata I- LASIK o FEMTO LASIK è talmente sicura e precisa anche la NASA, l’Ente Spaziale Americano, l’ha accettata come intervento sicuro a cui possono sottoporsi i piloti e gli astronauti.

Dal 2007 il Dott Claudio Lucchini, oculista di Milano esperto nella chirurgia refrattiva, ha introdotto la I-LASIK come intervento di routine per la correzione della miopia, astigmatismo e ipermetropia, ma ci spiega che la vista pre operatoria è fondamentale per valutare se il paziente può o meno essere operato con questa tecnica.
Durante la visita il chirurgo può raccogliere una serie di dati come la misurazione del difetto visivo, la topografia corneale ovvero la curvatura della superficie della cornea, la misurazione dello spessore della cornea e il diametro della pupilla. L’intervento è relativamente semplice, e si svolge in anestesia locale, senza bisogno di degenza e con l’applicazione di collirio anestetico. Nella stragrande maggioranza dei casi l’intervento ha effetti definitivi, i tempi per ottenere una visione perfetta a 10/10 sono molto brevi, tre giorni con la I- LASIK e in assenza di dolore, una decina di giorni e con un certo fastidio con la PRK e LASEK.